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La Formula 1 deve ancora riprendersi dallo shock della bomba di mercato più grande degli ultimi vent'anni, il passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari a partire dalla stagione 2025, ma è già tempo di presentazioni. La Haas è la prima scuderia a svelare la sua monoposto per la stagione 2024, la VF-24. Sarà affidata alla stessa coppia di piloti dello scorso anno, gli esperti Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg. Nella sfida interna nel 2023 a prevalere è stato proprio il secondo, al ritorno in F1 dopo tre anni da sostituto di lusso all'epoca del COVID.
La VF-23 non consentiva a Magnussen di affrontare le curve con lo stile di guida che preferisce. Hulkenberg, invece, si è rivelato particolarmente efficace in qualifica, riuscendo addirittura a cogliere il secondo posto in Canada. In gara, però, i fortissimi limiti della vettura nella gestione delle gomme lo condannavano al ruolo del gambero, risucchiato verso il fondo della classifica. È proprio la tendenza a "mangiare" le gomme il punto debole che i tecnici del team devono dimostrare di aver superato per consentire alla scuderia di risollevarsi dopo l'ultimo posto nel mondiale Costruttori rimediato lo scorso anno.
Nonostante un corposo aggiornamento arrivato ad Austin e finanziato direttamente dal patron Gene Haas, la situazione non è migliorata, anzi. Hulkenberg è persino ritornato alla versione precedente, facendo meglio di Magnussen con la nuova. Deve essere stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando Haas a licenziare lo storico team principal, Günther Steiner. Steiner negli anni era diventato il volto della scuderia, trasformandosi nella star di Drive to Survive, serie di Netflix che lo ha fatto diventare l'idolo delle folle.
Non basta essere assediato dai fan per mantenere il posto, però. E Steiner l'ha provato sulla sua pelle. Senza l'altoatesino a fare da scudo, ora Gene Haas dovrà dimostrare che è davvero solo un'organizzazione migliore a mancare alla Haas. Anche se la sensazione è che per fare un salto di qualità siano necessari capitali che Haas non vuole investire. Vedremo come opererà il nuovo team principal, Ayao Komatsu, in Haas sin dagli albori del team, nel lontano 2016. Allora il modello della scuderia americana funzionava, ora molto meno.
Con una livrea sui toni del rosso, del nero e del bianco, la Haas VF-24 comincerà un percorso in salita, stando al suo team principal, Ayao Komatsu. L'aggiornamento portato ad Austin verso la fine dello scorso anno è stato utile per capire meglio la direzione da intraprendere sul lungo termine, ma nel breve periodo in Haas ci si attende una posizione verso il fondo della griglia, da fanalino di coda. "Saremo in fondo alla griglia, se non ultimi", l'onesta analisi di Komatsu.
Si parlava della gestione delle gomme, e dai rendering diffusi della VF-24 si nota una distribuzione dei pesi differente, con il telaio più lungo e la trasmissione più corta. Si notano modifiche anche agli attacchi dei triangoli sospensioni push-rod all'anteriore. Il muso, più scavato, si appoggia al secondo elemento dell'ala anteriore. Le pance svasate, con la bocca dei radiatori più stretta nella sezione frontale, sono di ispirazione Red Bull. Una scelta, questa, che implica anche un cambiamento della distribuzione delle masse radianti, che si evince anche dall'airbox più ampio. Il cofano motore, inoltre, è stato ridisegnato.