Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il 2023 della Williams in Formula 1 comincia con la presentazione della livrea della FW45, la sua monoposto per il campionato al via il 5 marzo in Bahrain. A differenza della Red Bull, la scuderia di Grove non ha fatto mistero della decisione di cominciare con un lancio soft, senza la vettura per il 2023, destinata a fare il suo debutto ufficiale in uno shakedown a breve. Inizia con le immagini dello schema di colori una nuova era per la Williams, sotto l'egida del team principal James Vowles, in arrivo dalla Mercedes, dove è stato guru delle strategie per un decennio. Un acquisto di peso, come risposta all'addio di Jost Capito, CEO e team principal che ha lasciato la scuderia di Grove nel dicembre dello scorso anno. Così come conta il nuovo partner annunciato oggi, Gulf. Che però - sfortunatamente, aggiungiamo - non ha influenzato lo schema di colore adottato da Willams. Rivedere l'iconica livrea Gulf non avrebbe guastato. Ma non è detto che non accada in futuro.
La presentazione della Williams si è consumata un paio di settimane prima dell'inizio effettivo dell'avventura in Williams di Vowles, che ricoprirà il suo nuovo ruolo a partire dal 20 febbraio. E c'è inevitabilmente attesa per vedere il pupillo di Toto Wolff in azione lontano da quella Mercedes in cui ha trascorso gran parte della sua carriera. Proprio la scelta di un uomo che è stato il fulcro delle operazioni della Stella a tre punte in F1 da un lato è stato visto come un indebolimento della scuderia di Brackley, e dall'altro ha suggerito la possibilità di sinergie ancora più intense tra Williams e Mercedes. Che, peraltro, fornisce da anni i motori al team di Grove.
A prescindere da tutto questo, se c'è una cosa che Vowles può portare dalla Mercedes, quella è la cultura aziendale. I fasti della Williams che fu sono ormai lontani - l'ultimo titolo piloti fu ottenuto da Jacques Villeneuve nel 1997 - e il team ha dovuto separarsi dalla famiglia grazie alla quale è nato per sopravvivere in una F1 in cui le scuderie clienti come quella fondata da Sir Frank Williams non hanno più modo di esistere. La cessione al fondo di investimento statunitense Dorilton Capital, perfezionata nell'agosto del 2020, rappresenta solo il primo passo verso un futuro differente. L'approccio di Capito, ex numero di Volkswagen nel WRC, non ha funzionato. Solo il tempo ci dirà se quello di Vowles avrà invece successo.
A Grove, comunque, ci sono novità anche sul fronte dei piloti, con l'arrivo di Logan Sargeant ad affiancare il blindatissimo Alex Albon. Nicholas Latifi, apprezzato per la disposizione gentile e affabile oltre che per il cospicuo portafoglio di famiglia, aveva fatto il suo tempo. E la Williams al suo posto ha scelto il pilota statunitense che in F1 come titolare mancava addirittura dal 2007. Solo il tempo ci dirà se Sargeant toccherà i fasti dell'americano (d'Italia) di maggior successo della storia del Circus, Mario Andretti, o se si avvicinerà di più al profilo di Scott Speed, l'ultimo pilota degli USA a tempo pieno in F1. Ma si tratta di una scelta che accontenta sia Liberty Media, che la stessa Williams. Che avrà la possibilità di ricercare sponsor a stelle e strisce, grazie alla copertura nel mercato garantita da un pilota statunitense. E allora sì che la nuova era cominciata con il debutto odierno della nuova livrea potrebbe farsi interessante.