Formula 1 2023: Haas, svelata la livrea della VF-23
Come ormai da prassi consolidata, la stagione 2023 di Formula 1 comincia con la presentazione della livrea della Haas. La scuderia americana ha tolto i veli allo schema di colore della VF-23, che cambia rispetto allo scorso anno adottando i colori di MoneyGram, il nuovo title sponsor. Scegliendo di bruciare sul tempo la concorrenza, anche se solo per la livrea - la monoposto vedrà la luce in uno shakedown a Silverstone l'11 febbraio, due settimane prima dell'inizio dei test prestagionali in Bahrain - la Haas si assicura la ribalta della cronaca che le serve non solo per presentare il nuovo title sponsor, ma anche per attirarne altri. L'arrivo di MoneyGram, in ogni caso, è un'ottima notizia per la Haas.
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La scuderia di Kannapolis, infatti, ha disputato l'intera stagione 2022 senza un title sponsor, dopo il doppio divorzio da Uralkali e Nikita Mazepin scatenato dall'inizio della guerra in Ucraina. Nata sotto una buona stella - e forte del performante, anche se non affidabile, motore Ferrari "Superfast" - la VF22 dello scorso anno è partita molto bene, ma non ha potuto esprimere appieno le sue potenzialità per via dello sviluppo bloccato anzitempo data l'emergenza economica che la Haas si è ritrovata ad affrontare improvvisamente. L'ottavo posto nel mondiale costruttori conseguito lo scorso anno rappresentava comunque un miglioramento rispetto alle fortissime difficoltà accusate nel 2021, ma la Haas nel 2023 cercherà di risalire ulteriormente la china, tentando di dire la sua nel vivace gruppo di centro classifica.
Lo farà con un duo di piloti molto esperti, costituito da Kevin Magnussen e da Nico Hulkenberg, di ritorno come titolare in F1 dopo un'assenza che - esperienze da sostituto d'eccezione a parte - durava da fine 2019. La scelta di rimpiazzare Mick Schumacher con Hulkenberg ha perplesso molti, contando che Hulkenberg, con i suoi 35 anni, non è certamente un giovane di belle speranze. Nato un mese e mezzo dopo Sebastian Vettel, che ha appeso il casco al chiodo alla fine dello scorso anno, Hulkenberg rientra in F1 come prima di lui in tempi relativamente recenti hanno fatto anche Fernando Alonso, Kimi Raikkonen e Michael Schumacher, ma senza il loro palmares.
La scelta di Haas, però, è più che sensata. Anziché investire su giovani destinati inevitabilmente a cambiare casacca una volta terminata la loro gavetta, il team americano ha optato per due piloti esperti, in grado di dare feedback precisi e puntuali per lo sviluppo della monoposto e di aiutare il team a fare quel salto di qualità necessario per sfruttare al meglio le ottime fondamenta su cui ha basato il proprio ingresso nell'era dell'effetto suolo. I giovani piloti di talento arriveranno senza sforzi e compromessi - e resteranno pure - nel momento in cui la Haas sarà abbastanza competitiva da attirarli. Per ora, le priorità sono crescere e non commettere errori costosi come quelli di cui è stato protagonista nel 2022 Schumacher.
In attesa di vedere se il duo Andretti-Cadillac arriverà sullo schieramento a medio termine, la Haas rimane l'unica scuderia ad essere riuscita ad "attecchire" in F1 dal 2010 ad oggi. Virgin Racing, Lotus e Hispania Racing hanno resistito per un po', con cambi di denominazione e di proprietà. Ma la Haas, con il suo modello "snello", frutto delle profonde sinergie tecniche con Dallara e Ferrari, sta resistendo a difficoltà economiche e a un cambio regolamentare notevole, dimostrando una solidità che rappresenta un ottimo biglietto da visita per il futuro. In attesa di vedere la monoposto che vestirà i colori della livrea presentata oggi.
