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F.1 si cambia. Almeno nelle intenzioni dei legislatori. Fra i vari cambiamenti allo studio la maggior parte riguarda l'aerodinamica, vero tallone d'Achille delle moderne monoposto. Infatti, fra le vetture del 2017 e quelle attuali, quando una monoposto è in scia all'altra (e questo effetto si sente fino a due vetture, ovvero a circa 10 metri di distanza) la perdita di carico aerodinamico è stimata essere di oltre il 50 per cento. Questo spiega perché spesso, una volta raggiunto l'avversario, non si riesca poi a superare. Semplificando i concetti, togliendo paratie, bordi e alette varie, per il 2021 si ipotizza una perdita di carico aerodinamico dell'ordine del 5 massimo 10 per cento, questo consentirebbe maggiori sorpassi in staccata. I pit stop resteranno come parte integrante dello spettacolo, ma lo staff diretto da Nick Tombazis e Pat Symonds della FIA ritiene che alla Pirelli siano state date indicazioni sbagliate per le gomme, ovvero il degrado sì, ma non come visto nelle ultime stagioni. Ne emerge che l'auto del futuro avrà gomme con durata maggiore e possibilità di rivedere meglio le strategie, l'abolizione di dettagli aerodinamici esterni porta l'attenzione al fondo delle vetture. Ovvero un ritorno all'effetto Venturi degli anni 78-79 con maggior carico ottenuto dal fondo e quindi meno influenzabile dalle forme esterne. Il rischio è che si raggiungano valori di carico aerodinamico superiori a quelli attuali e velocità maggiori, date anche dai nuovi cerchi da 18 pollici che miglioreranno di sicuro l'inserimento in curva, lasciando la strada aperta a nuove soluzioni aerodinamiche al momento non previste. Le termocoperte dovrebbero essere vietate dal 2021, quindi le gomme saranno riscaldate in pista durante il giro di lancio.
Se ne parla da decenni, da quando Enzo Ferrari diceva che i meriti erano al 50 e 50, salvo poi arrivare ai valori attuali in cui l'80 per cento è auto il 20 il pilota. Secondo Ross Brawn i 3 secondi al giro fra il primo e l'ultimo in griglia sono tanti per cui si deve ridurre questo distacco e consentire ai team di media classifica, nel caso avessero un pilota di livello (vedi Verstappen o Hamilton) di poter lottare per i punti e la vittoria. Per questo si vuole ridurre l'importanza della telemetria e dei dati disponibili nonché le regolazioni che poi fanno la differenza fra i top team e quelli che inseguono. Si vorrebbero vietare alcuni aiuti ai piloti ed entro ottobre si dovrebbe sapere qualcosa. Ma visto che i cambi sono automatici e che tutto il resto, ABS ESP etc etc, è vietato, non si capisce cosa eliminare. Forse il servosterzo elettronico? O tornare ai cambi manuali buttando 30 anni di ricerca nelle trasmissioni automatiche?
Secondo i promotori anche le auto dovrebbero avere una linea e un design da sballo. Ovvero, essere le più belle vetture al mondo (guardate le F.E per capire dove può arrivare un design futuristico) ma questo è un elemento soggettivo che cambia anche in base alle regole tecniche e al momento ci sono solo idee e nessuna proposta ufficiale. Fra le altre cose anche le piste dovranno essere vagliate. Si porta ad esempio il nuovo tracciato in Vietnam come esempio di piste del futuro. Chi lo ha visto lo ritiene orrido e un fallimento, ma secondo i promoter contiene gli elementi del futuro. Questo vuol dire che non vedremo più le piste stile Tilke o alcuni tracciati storici? Mistero.
Per ridurre i costi la federazione sta pensando a degli elementi standard uguali per tutti i team. Questi elementi sono stati individuati nei seguenti particolari:
- cerchioni
- impianti frenanti
- divieto di sospensioni idrauliche
- riduzione di materiali costosi (resine e matrici metalliche artificiali)
- radiatori
- sistemi di raffreddamento per il cambio
- dotazioni per il pit stop
A parte alcune cose logiche (e alcune già introdotte quest'anno come paratie alettoni e altro ancora come centraline, Halo, supporto ala) ci sono dei dubbi enormi. Impianti frenanti: vuol dire che se la Brembo dovesse perdere il contest una azienda di quel livello dovrebbe lasciare la F.1 per chissà quanti anni? E se non è la Brembo potrebbe essere un altro grosso gruppo rivale? E per i cerchioni, tutti i team pagano lo sviluppo privato dei propri cerchi, e se dovesse vincere l'appalto una sola azienda, le altre concorrenti dovranno rinunciare alla F.1? Non sarebbe più semplice stabilire cosa si può fare e cosa no e lasciare libertà di scelta ai team? Una delle tante complicazioni della F.1 che stanno creando discussioni.
Questi i fondamentali teorici della nuova F.1, cosa accadrà ad ottobre ancora non si sa, come l'idea del presidente FIA Jean Todt di far tornare i rifornimenti. Con un serbatoio di 105 kg non si capisce dove sia il vantaggio di dover buttare via tutti i telai attuali (che invece di base potrebbero restare) per guadagnare un secondo o due al giro. Perché il problema è che in F.1 sono ancora convinti che sia il tempo sul giro a fare spettacolo (e infatti vengono pompati i record ad ogni GP) dimenticandosi poi che in gara si viaggia 7 secondi più piano per non consumare benzina e si corre con 200-250 cv in meno rispetto alle qualifiche. E la gente in tribuna, quei 7 secondi, non li vede se c'è lo spettacolo e il duello. Ma faglielo capire a certa gente...