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Direttamente da Varsavia, casa dello sponsor Orlen, sono arrivate le prime immagini della Alfa Romeo C41, la monoposto del Biscione per la stagione 2021 di Formula 1. La prima pecularità è il nome stesso della vettura, che di fatto salta una sigla, passando direttamente da C39 a C41. Il motivo è presto detto: la scuderia di Hinwil aveva già iniziato a lavorare alla prima monoposto frutto del nuovo regolamento tecnico prima che la sua introduzione fosse spostata dal 2021 al 2022. Quel progetto, nome in codice C40, è stato così messo su uno scaffale, in attesa di poterlo sviluppare ulteriormente. È lo stesso principio che ha portato la Ferrari a saltare un numero del telaio.
Fatta questa debita premessa, si può dare un'occhiata alla monoposto. La cui livrea, nella parte inferiore, si tinge di rosso rispetto al 2020. Lo si nota soprattutto nella fiancata, dove a farla da padrone è il colore del title sponsor Orlen. Si nota un rovesciamento dello schema di colori dello scorso anno, che ha dato un risultato suggestivo. Dal punto di vista tecnico, l'Alfa Romeo non svela tutte le carte, tenendosele per i test del Bahrain. Una strategia che le scuderie hanno sempre adottato, ma che diventa ancora più rilevante quest'anno, vista la necessità di dare vita a soluzioni creative per recuperare la deportanza persa col taglio del fondo piatto voluto dal regolamento tecnico 2021. Si notano già cambiamenti nella zona dei bargeboard, ma ci sarà molto di più.
Una novità considerevole già visibile c'è, però. Si tratta del nuovo muso, leggermente più stretto e più schiacciato, adottato per ridurre la resistenza all'avanzamento al costo dei famigerati due gettoni concessi dalla Federazione. Visto che Alfa Romeo è motorizzata Ferrari, verrebbe da chiedersi se la Rossa sia destinata a introdurre la stessa soluzione. La risposta è no. La Ferrari, secondo le indiscrezioni, dovrebbe spendere i token per una nuova trasmissione. Se così fosse, non potrebbe modificare il muso, perché la zona in questione è stata congelata il 30 settembre 2020. Per farlo, avrebbe dovuto optare per la stessa strategia della McLaren, che aveva introdotto il muso stretto a settembre 2020, sapendo di dover spendere i gettoni per il retrotreno.
Non si vede, invece, il nuovo motore della Ferrari, che dovrebbe rappresentare un salto di qualità rispetto alla deficitaria power unit dello scorso anno. Un nodo importante sarà l'affidabilità. Trovare l'equilibrio tra l'aumento di potenza e la tenuta del motore è affare complicato, dopotutto. Solo così Alfa potrà sperare di fare meglio dello scorso anno. Lo sperano sicuramente i piloti titolari del team di Hinwil, Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Soprattutto il secondo. Perché il futuro di Kimi, splendido testimonial Alfa, è nelle sue mani. Antonio, invece, dovrà lottare per garantirsi un avvenire in F1 dopo il 2021. Per lui o la va, o la spacca. Sarà tutto o niente, a fine anno. E molto dipenderà dalla C41 mostrata oggi.
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— Alfa Romeo Racing ORLEN (@alfaromeoracing) February 22, 2021