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La seconda giornata di test pre-stagionali di Formula 1 a Barcellona si è concluso con il miglior tempo di Kimi Raikkonen: 1'17"091 è il crono colto dal finlandese dell'Alfa Romeo Racing, calzando gomme C1, le più dure della gamma pensata da Pirelli per la F1. Raikkonen, fermatosi a fine sessione per un problema tecnico causando un regime di bandiera rossa, ha preceduto Sergio Perez, della Racing Point, la cui RP20 ha tenuto banco ieri per la sua forte ed evidente somiglianza con la Mercedes W10 dello scorso anno.
Oggi, però, la scena è stata rubata dalla Mercedes stessa, grazie alla soluzione rivoluzionaria provata da Lewis Hamilton, il DAS (Dual Axis Steering), sterzo mobile che consente di modificare il camber delle ruote, migliorando l'inserimento in curva. Un accorgimento, quello sviluppato dalla Mercedes, che ha stupito il paddock e gli adetti ai lavori, ma è stato giudicato regolare dalla FIA in quanto sistema idraulico che interviene sullo sterzo e non sulle sospensioni. Hamilton, dal canto suo, non è andato oltre il nono posto con le C1: evidentemente il lavoro è stato modulato per prendere confidenza con il nuovo sistema.
Scorrendo la classifica, al terzo posto troviamo la Renault di Daniel Ricciardo, staccato di quattro decimi da Perez a parità di mescola, la C3. Seguono Alexander Albon, della Red Bull, e Pierre Gasly, in forza all'AlphaTauri, entrambi con le C2. Dopo il malessere di ieri, Sebastian Vettel è entrato in azione in pista nel pomeriggio, ottenendo il sesto crono di sessione con le prestazionali C4. Il suo compagno di squadra, Charles Leclerc, di turno stamani, è ottavo, alle spalle dell'inglese della Williams, George Russell: sia Leclerc che Russell hanno ottenuto il proprio tempo con le C3.
Decima posizione per Lando Norris, della McLaren, con gomme C2; seguono il francese della Haas, Romain Grosjean; Esteban Ocon, in forza alla Renault; e Valtteri Bottas. Il finlandese della Mercedes non ha completato il pomeriggio di prove per via di un problema elettrico occorso sulla sua Mercedes W11. Grosjean, dal canto suo, è stato il primo pilota ad avere un incontro ravvicinato con le barriere nei test: è finito a muro in curva 4, dopo aver perso il controllo della sua VF20.
Foto: Andrea Lorenzina e Stefano Arcari (PLAN image).