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La Ferrari SF1000, la vettura della Rossa per la stagione 2020 di Formula 1 presentata ieri a Reggio Emilia, rappresenta un'evoluzione della monoposto che l'ha preceduta, la SF90. La stabilità del regolamento tecnico, in attesa delle grandi novità previste per il prossimo anno, non lascia grande spazio di manovra ai tecnici della Ferrari, che, tuttavia, hanno introdotto molti elementi inediti e accorgimenti a livello aerodinamico.
La filosofia tecnica di base della Ferrari SF1000 - muso, schema delle sospensioni, ala anteriore e posteriore, air box - resta la stessa della SF90, ma ci sono dei cambiamenti importanti che riguardano la forma delle pance e il retrotreno. Se le linee delle bocche di ingresso ai radiatori assomigliano a quelle dello scorso anno, le pance (A) presentano un nuovo andamento inclinato a scendere verso il fondo. Si tratta di un concetto simile a quello proposto dalla Red Bull, anche se declinato in modo meno estremo.
L'intera zona posteriore delle pance (B) è stata ristretta e scavata soprattutto nella zona inferiore vicino al fondo. Il volume d'aria convogliato verso l'estrattore posteriore è maggiore, e genera così più carico aerodinamico. La miniaturizzazione di questa zona è stata resa possibile dal nuovo cambio, più piccolo, leggero e stretto. Il retrotreno (C), sulle Ferrari passate ampio e largo con sfoghi d'aria calda in uscita notevoli, sulla SF1000 diventa molto più rastremato, con aperture per lo smaltimento di calore più piccole schiacciate. Segno, questo, di cambiamenti anche alla fluidodinamica interna.
Disegno: Gabriele Pirovano