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Più difficili, più veloci, più belle: il mondiale F.1 all'insegna del più in tutti i sensi, ma è davvero così? Basta dare uno sguardo ai tempi e alle velocità per leggere due verità. La prima, evidente, è che le macchine 2017 sono più veloci sul giro. Basta vedere i tempi segnati nei vari circuiti. La seconda, nascosta, è che in rettilineo sono spesso più lente delle vecchie.
Ma allora, dove e come è cambiata la guida rispetto all'anno scorso? In un certo senso è una specie di ritorno al passato, infatti se con le nuove regole del 2014 gli ingressi in curva erano pennellati, con staccate dolci (anche per non consumare benzina), questa tecnica è rimasta invariata fino all'anno scorso, quando la pulizia di guida in ingresso ma sopratutto in uscita di curva permetteva di guadagnare tempo.
Ora no, si è tornati a una guida muscolare come quella degli anni 90 per intenderci. Infatti la differenza di tempo è maggiore in ingresso curva. Ora i piloti staccano fino a 15 metri in meno rispetto all'anno scorso, un po' perché arrivano più lenti (ma nemmeno tanto, in Bahrain, per esempio, sul rettilineo le differenze erano minime: sul traguardo si è passati dai 301,5 di Hamilton nel 2016 ai 296,7 km/h attuali, mentre Vettel dai 294,1 è passato a 293,6, come dire che la Ferrari ha perso meno della Mercedes).
Ebbene, i 15 metri in meno in ingresso curva, dovuti ai sistemi frenanti maggiorati, al maggior carico aerodinamico e alle gomme larghe, si sono trasformati anche in un nuovo modo di guidare da metà curva in poi, ovvero il punto morto si è ridotto al minimo, anzi spesso appena arrivano al punto di corda i piloti accelerano di colpo (ma non dovrebbe esserci un divieto del controllo di trazione visto che lo fanno tutti? boh...) e schizzano via rapidi.
Mentre la Mercedes ha più carico aerodinamico in curva, la Ferrari, nonostante le nuove regole penalizzanti, non ha perso molto in rettilineo, dimostrando una efficienza migliore
Uno che aveva questo stile di guida efficiente era Vettel che con la Red Bull ha vinto i 4 titoli mondiali, ebbene a vedere come guida oggi Sebastian sembra di essere tornati a quell'epoca, ovvero una macchina stabile in ingresso curva, accelerazione decisa e uscita a schioppo. Ecco come è cambiato lo stile di guida delle macchine 2017 che il disegno di Gabriele Pirovano permette di capire meglio.
Un altro esempio viene dal Bahrain, nel settore T2, quello tutto curve, il tempo di percorrenza si è ridotto di quasi cinque decimi, eppure la velocità in uscita era da paura: l'anno scorso Hamilton era transitato a 275 all'ora contro i 269 del 2015. Nell'edizione appena disputata Hamilton è uscito dalla curva a 281 km/h, ovvero in un anno e con le nuove regole aerodinamiche ha guadagnato 6 km/h in uscita di curva e ne ha persi 4 in pieno rettilineo. Questo per far capire come vanno le macchine 2017.
Per la cronaca, tanto per fare un esempio migliore per capire la differenza fra Ferrari e Mercedes, nello stesso tratto S2 Vettel ha guadagnato solo 2,7 km/h rispetto all'anno prima (275 nel 2016) ma in rettilineo la Ferrari ha perso solo 0,5 km/h rispetto a 12 mesi prima. Come dire che mentre la Mercedes ha più carico aerodinamico in curva, la Ferrari, nonostante le nuove regole penalizzanti, non ha perso molto in rettilineo, dimostrando una efficienza migliore. E questo spiega tante cose, dal perché la rossa è competitiva ma sopratutto perché Vettel è tornato a viaggiare come ai vecchi tempi. Il disegno spiega tutto!