Formula 1 2014: tutti i controsensi del circus

Formula 1 2014: tutti i controsensi del circus
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Patenti a punti, penalizzazioni insensate, ordini di scuderia, regole assurde e disincentivi per gli operatori. Ma cosa sta succedendo in F1? | <i>P. Ciccarone, Sepang</i>
31 marzo 2014

E’ diventata la versione moderna di “favorisca patente e libretto” quello che sta accadendo in F.1. siamo al limite del ridicolo e nessuno (fra i capoccioni federali) se ne rende conto. Prendete Bottas in prova con Ricciardo. Uno sta tirando l’altro pure, ma il finlandese viene preso come un ostacolo che deliberatamente ha bloccato l’australiano.

Dal 2013 al 2014 un incidente di gara è diventato un fatto straordinario

Risultato, tre posizioni in meno in griglia e due punti in meno sulla patente da corsa (ne hanno 12 al massimo). Domenica si ricomincia. Magnussen tampona Raikkonen, non certo in maniera voluta, e oltre al danno della sosta ai box altri due punti di penalizzazione. L’anno scorso Alonso aveva toccato Vettel e si ritirò con l’ala rotta ma nessuno ebbe nulla da dire: incidente di gara. Quest’anno no.

Ordini di scuderia

Poi arriva il pit stop di Ricciardo, i meccanici sbagliano a montargli una gomma, lui se ne accorge e si ferma. Penalizzazione per il team, perché non ha fatto ripartire il suo pilota in sicurezza, ma arretramento di cinque posti in griglia nella prossima gara per Ricciardo. E gli ordini di scuderia Williams? Massa che li rifiuta, e da professionista non è stato un bel gesto ma dopo aver dovuto ingoiare per anni alla Ferrari, gli sarà caduta…la catena quando se lo è sentito dire anche alla Williams, però nessuno ha avuto nulla da dire.

Ora bisogna guidare col libretto delle istruzioni in mano, ma se uno non può tirare perché non può consumare benzina, non può tentare un assalto perché se va male ti penalizzano, non può parlare, perché sei a rischio squalifica e multa, allora cosa vogliono?


Se gli ordini li dà la Ferrari, la Federazione apre un fascicolo, poi si decide che si può e ora gli inglesi dicono che è tutto normale. Chiamatela Formula ipocrisia, fate voi. E’ diventata una formula penalizzante non solo per i consumi limitati, ma anche e soprattutto per l’agonismo dei piloti.

Non si può né consumare né protestare. Ma che F1 è?

Va bene che ora bisogna guidare col libretto delle istruzioni in mano, ma se uno non può tirare perché non può consumare benzina, non può tentare un assalto perché se va male ti penalizzano, non può parlare,vedi Vettel che ha giustamente definito una m.… questa F.1, perché sei a rischio squalifica e multa, allora cosa vogliono? Dei telecomandati? A quanto pare sì e sembra che la Federazione ci goda a far male a questa categoria che l’anno scorso ha perso il 10 per cento di ascoltatori nel mondo nonostante le gare fossero meglio di quelle attuali.

Tempi duri anche per chi lavora nel circus

E che dire di chi lavora nel circus? Siamo al limite della sopportazione. Per entrare nei box ci vuole il pass, per averlo devi fare almeno 12-14 GP e dimostrare che hai lavorato, altrimenti te lo tolgono o te lo danno a pagamento. Dai 3 ai 5 mila euro a seconda della categoria cui appartieni. Non a stagione, a gara…Poi una volta che hai il pass devi firmare sei pagine di clausole per cui non puoi fare questo, non puoi fare quello, non puoi usare le classifiche per altri scopi oltre il tempo previsto e via di questo passo.

Ora hanno messo altre limitazioni, nella corsia box devi chiedere la pettorina e farlo il giovedì, ma solo pochi saranno gli eletti. Chiusa la porta dei box restava quella della griglia di partenza, dove vedere da vicino e con meno vincoli le macchine. Invece ora 15 minuti prima devi sgombrare, altrimenti se scatta il secondo di ritardo ti tolgono il pass per tutta la stagione e non lavori più! E le squadre, per evitare rompiscatole, arrivano in griglia all’ultimo momento utile, per cui non vedi più nulla e non riesci a parlare sereno con qualcuno.

Meglio così, forse, almeno si evitano figuracce come quella del minuto di silenzio in memoria delle vittime del volo MH370. Sulla griglia era peggio di un mercato cinese, con gente che parlava e gesticolava e urlava, presidenti e autorità politiche comprese. Ci fosse stato un giornalista in griglia, magari avrebbe potuto accorgersene. Ma nessun problema, tanto alla prima occasione il modo per sbatterlo fuori lo si trova…

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