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Hockenheim - Forse non ci avrete fatto caso se avete visto la gara in TV ma in alcune curve la pubblicità che compariva sul prato o a fianco dei guard rail non era reale. Infatti è un abile montaggio della regia digitale che "regala" (si fa per dire, conoscendo Ecclestone) spazi pubblicitari là dove il circuito non lo consente.
Pubblicità virtuale: di che si tratta
E così siamo passati dal monito di Bernie Says Think before you drive (Bernie ti dice di pensarci bene prima di guidare) alla pubblicità di banche e altro ancora. L'esperimento era nato qualche anno fa con alcune strutture mobili che in pista fungevano da fondo fittizio per le immagini, come quando si va a registrare in studio e sopra monti delle immagini di accompagnamento.
La tecnica è ben nota e usata nelle TV di tutto il mondo ma in Germania è stata usata spesso e volentieri durante la corsa. Inquadrature larghe, scritte in bella visione e via di questo passo.
“In questo modo si prendono due piccioni (pubblicitari) con una fava sola”
Due piccioni con una fava
La cosa consente due vantaggi: il primo è che metti la pubblicità dove vuoi e te la inquadri quando ti pare, dando un ritorno garantito allo sponsor; la seconda trovata è che puoi mandare in onda la pubblicità che ti pagano a caro prezzo e lo stesso spazio puoi rivenderlo in pista a un costo minore, ovvero con un investimento dedicato solo agli spettatori di quella curva.
Di questi tempi, infatti, sarebbe un peccato perdere dei soldi solo perché chi deve fare pubblicità non ha il budget minimo per garantirsi la mondovisione. In questo modo si prendono due piccioni (pubblicitari) con una fava sola.