Formula 1 2014: appunti di viaggio. Cosa significa fare la spesa in Bahrain

Mi chiamo Christian Staurenghi e sono Hospitality Executive director for Pirelli F1 e GP2-GP3 series, o più semplicemente quello che fa le spese, serve ai tavoli e organizza il catering e l'hospitality. Serviamo da mangiare al nostro team a pranzo e cena, ad ospiti del team e giornalisti internazionali a pranzo. Arriviamo dalla trasferta Malese con un volo da Kuala lumpur a Manama con scalo a Dubai in economy. Siamo in 6 nello staff, 2 hostess, 3 cuochi più io per il week end di gara. Lunedì  pomeriggio come al solito dopo un back to back abbiamo perlustrato la zona alla ricerca dei migliori luoghi dove poter approvigionarci.

La situazione è migliorata, ma...

Rispetto a dieci anni fa ora in Bahrain è tutto cambiato. In meglio, per fortuna. Ma la prima volta fare la spesa, per venire al GP, era una specie di lotteria. Ora per fare la spesa abbiamo due punti di riferimento: il Carrefour e il Giants. Supermercati come li conosciamo noi in Italia. Tutti e due hanno prodotti validi, ma alcune cose sono meglio in uno ed altre nel secondo ed ė giusto spendere un po' di tempo per trovare il prodotto migliore tra le corsie. Come carne si compra bene il filetto d’Angus australiano, New Zelanda e USA beef, il solito bisteccone americano, d’altronde qua c’è di stanza la sesta flotta USA con migliaia di marinai, vuoi togliere loro il bisteccone made in USA?

Il pollo è molto buono così come l’agnello oltre a tanta varietà di pesce. L’hammour, un tipo di cernia locale, Kingfish molto apprezzato e gustoso e tanti tipi vari di crostacei e un dentice veramente molto buono. Li si trova in giro senza problemi e a prezzi buoni. Il tonno, molto richiesto nei nostri menù, ė veramente costoso, direi inavvicinabile: costa infatti sui 90 euro al kg ed è chiaramente importato. Meglio stare sul pescato locale che non sfigura, anzi. I latticini non sono male e si trovano facilmente mozzarelle e derivati.

Una volta invece...

Rispetto a 10 anni fa si sono fatti passi da gigante, i supermercati si sono evoluti veramente molto, per fortuna nostra. Una volta si andava nel botteghino locale e svuotavi il negozio di prodotti. Erano piccoli e poco forniti per sopperire alle esigenze del carrozzone della F.1, immaginatevi un team affamato con quasi 70 persone e alla ricerca dei più conosciuti prodotti europei. Era una lotteria comprare la roba e sperare di averne abbastanza per tutto il week end…

Credo che questo sia stato il GP precursore in queste zone. Grazie alla loro esperienza, gli altri GP, compresi quelli della MotoGP in Qatar per esempio, hanno fatto esperienza e capito cosa serve per una squadra, piloti e ingegneri. Una volta il maiale non si trovava per la nota questione religiosa, dovevamo fare arrivare i prosciutti e i salami nascosti nelle casse coi motori e i cambi sperando che alla dogana non se ne accorgessero; immaginate le prime colazioni inglesi che tristezza senza il bacon. Oggi abbiamo un fornitore che importa alcuni prodotti ma chiaramente non sono buoni come i nostri prosciutti pancetta eccetera, ma meglio comprare questi che poi ritrovarsi a imbucare della roba fra motori e altro. Il problema era che al ritorno in patria, non potendo riportare indietro tutto, siamo stati anche costretti, noi ma anche altri team italiani (indovinate quale…) a buttare prosciutti interi nella spazzatura. Un vero peccato mortale!

Alcolici? (quasi) introvabili

Alcolici non si trovano al supermercato, diciamo che non vi è traccia alcuna. Sono negli alberghi. Lì puoi comprarli mettendoti d’accordo con il barista, ma in pista di solito non si beve alcool, al massimo un bicchiere di vino la sera a cena. Per quanto riguarda la frutta e la verdura sono così e così, nulla di eccezionale, ma una varietà di spezie e frutta secca fanno da contorno alle varie corsie abituali. Il bello ė vedere chi fa la spesa ed ė la prima volta che esplora, o meglio alla prima esperienza extraeuropea, ci si incanta vedendo prodotti nuovi che creano la giusta ispirazione a provare prodotti tipici. Un’ altra fonte di ispirazione sono i ristoranti, dove per alcuni giorni usiamo come fonte di appoggio prima di terminare il nostro set up.

Tra questi il Buscido è tra i nostri preferiti. Japan restaurant richiama l'insegna e in un ambiente chiaro scuro e contornato da armature di samurai si consuma la nostra cena e le nostre serate prima di rientrare in hotel dopo aver lavorato in pista per preparare l’ospitalità Pirelli nei giorni del GP. Tempo libero poco, e a volte quel poco lo si occupa con una birra a bordo piscina, una camminata in palestra, un po' di tennis o altri sport presenti nella struttura  dell’ hotel. Quando si può si osa anche uno shopping locale tra bancarelle o strade e luoghi del posto, se risultano sicure.

Come andrà in Bahrain?

In pista si parte col servizio tra le 7 e le 8 e da giovedì si rientra in abergo prima delle 22. Molto dipende se il GP è in diurna o notturna come in questo caso. Quindi in Bahrain e per la prima volta, faremo i conti con una gara in notturna che ci appesantisce negli orari di lavoro. Il fuso orario a volte aiuta ma altre volte ti mette alla prova, bisogna saper dosare le giuste energie. Ah dimenticavo!!! Il caffè, come alcune cose trasportabili, lo portiamo da casa e lo spediamo insieme alla nostra attrezzatura, la coffe machine come a volte si sente nel paddock e la più gettonata, richiesta e desiderata macchina da azionare ad inizio settimana. Ė il “La” per l' inizio della settimana e quindi della giornata nel paddock. Guai se non fosse operativa prima di tutto il resto!

Christian Staurenghi – Responsabile Catering Pirelli Motorsport