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Rieccoci qua ancora in viaggio dopo la parentesi canadese. Ora si ritorna in Europa, e dopo molto tempo, ci si riaffaccia in Austria, più precisamente a Zeltweg. Come per molte gare europee si affronta la trasferta in macchina e la banda del catering Pirelli F1 e GP2 GP3 apprezza la mia decisione di fermarsi a San Daniele a trovare un vecchio amico, Eugenio.
Elementi nostalgici
Ė una di quelle persone che segue la F1 dagli anni '70 è immaginate quante avventure può ricordare e far affiorare in una serata di giugno, banchettando con salumi fatti in casa, (come una volta prima del arrivo della CEE e delle sue norme vincolanti) con vino, grappa nostrana, uniti ad un allevamento di cervi e un agriturismo con qualche stanza dove riposare dopo la “battaglia” da tavola alla casareccia.
La sosta prima del gp aveva il suo perché e molti anni fa, Ferrari, Minardi e altri team facevano tappa da Eugenio a ristorarsi e salutare un amico che li avrebbe accompagnati poi sui campi di gara alimentando quelli che lui chiama benevolmente, altri tempi, altra F1. Ricomponiamo i pezzi e si riparte. Finalmente affrontiamo il confine e arriviamo dopo tantissimi chilometri nel verde assoluto e passaggi tra montagne e gallerie con laghetti sugli sfondi fino a giungere alla nostra destinazione.
Tradizionale scenario austriaco
Il paese è piccolo ma tutto è molto ordinato ed ha un motivo per esserci. I palazzi sono pochi e le case da uno, due piani si immergono nel verde e nella natura. Sulla destra il circuito sembra incastrato in un bacino naturale e la quiete fa a cazzotti con l'immaginario rumore delle F1. Visto il caldo in Italia della settimana scorsa, un po’ di fresco non dispiace proprio. Alberghi pochi, ma di qualità, ma la maggior parte sono pensioni. Ci vorrebbe un investimento immobiliare se si volesse tornare qui più spesso.
Tanta coreografia
Dove hanno investito, e non poco direi, è nel circuito: tribune nuove, asfalto e una coreografia con un toro gigante di ferro richiama il nome Red Bull ring. Anche le situazione ristorative in circuito sono migliorate parecchio.
Io ero già venuto tanti anni fa con Benetton F1 e Trulli (mio caro amico e compagno di avventure per anni) qui rischiò di vincere il suo primo GP con la Prost. Era il 1997… altri tempi… A livello di approvvigionamenti si trovano piccoli supermercati come Lidl, Despar e Billa non sufficienti però a soddisfare tutte le nostre richieste alimentari.
Dove andare a fare la spesa
Un cash and carry si affaccia al circuito, ma il problema è che richiedono solo contante e per le mie possibilità di spendere, la carta di credito è la sola soluzione. Non posso viaggiare con molto contante, sarebbe solo rischioso e stupido visto i tempi che corrono.
La soluzione è stata andare a Graz dove la Metro ci ha accolti come in molte nazioni con il solito entusiasmo e disponibilità. I reparti carne, latticini, salumi e pasta erano forniti di ogni ben di dio e di tutte le prelibatezze che il nostro Paese esporta, ma in quanto a pesce il bancone era limitato e i prezzi abbastanza cari, normale visto che siamo in mezzo alle montagne.
Anche per questa gara siamo riusciti ad organizzarci al meglio per accontentare tutti i palati. Bene, scappo e vado a terminare di lavorare cosi magari finiamo presto e approfittiamo per andare qui vicino a fare la nostra gara sui go kart tra noi del catering. Anche noi disputiamo il campionato del mondo “chef e ristorazione”, la classifica di arrivo ve la daremo alla prossima gara, ovvero a Silverstone!
Staurenghi Christian
Hospitality director Pirelli Motorhome