Formula 1 2014, appunti di viaggio: cosa significa fare la spesa a Montreal

Formula 1 2014, appunti di viaggio: cosa significa fare la spesa a Montreal
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Christian Staurenghi, Responsabile Catering Pirelli Motorsport, ci racconta i retroscena del fare la spesa a Montreal nei suoi appunti di viaggio
5 giugno 2014

Montreal - E’ qui la festa! Fra Melbourne e Montreal la scelta è difficile, ma visto che siamo in Canada, il consiglio, almeno una volta nella vita, è di fare un salto da queste parti per l’atmosfera e il clima (della gente) che si respira. Et voilà, arrivati alla gara canadese di Montreal, il circuito cittadino da anni fa da cornice al mondiale di Formula 1. Solo per un breve periodo abbiamo saltato la gara qui per un problema di sponsorizzazione delle aziende del tabacco che avevano fatto annullare la gara, salvo poi ripensarci visto l’indotto canadese attorno a questo GP.

Un viaggio infinito

E allora, partendo dagli appunti di viaggio, ecco cosa abbiamo vissuto prima di arrivare qua. Siamo partiti usando Swiss Air via Zurigo con una attesa un po’ lunga a dire il vero. La sveglia da Malpensa, dove abbiamo soggiornato, era di buona mattina con il volo delle  7.15. Peccato che la coincidenza fosse alle 13.50 e per giunta pure con un lieve ritardo … Incominciamo bene, ci siamo detti sdraiati al caffè bar dell’ aeroporto di Zurigo dove abbiamo fatto colazione affamati come lupi. Nonché addormentati come marmotte in letargo.


Il volo è poi atterrato alle 15.30 di domenica e recuperata la macchina a noleggio, ci siamo diretti al Novotel di Montreal, rue della Montagne ( zona logisticamente interessante) visto i locali notturni nelle vicinanze. E i tantissimi ristoranti che si affacciano sulla Santa Caterina, la via del passeggio e dello shopping locale. La banda Pirelli ha recuperato Riccardo per la gara Canadese, che sostituisce Fabiano lo chef che ci ha accompagnato fin qui. Infatti ci alterniamo questa stagione per permettere a tutti di avere un giusto recupero di energie, la stagione è lunga e pesante. Solita ronda di perlustrazione e si comincia.

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A Montreal si trova di tutto al supermercato

Si trova di tutto da mangiare, anche cibo italiano

Il Paddock, insolito dal nostro punto lavorativo, è molto stretto e non ha molti spazi per lavorare. Siamo su una piattaforma galleggiante in quello che molti anni fa era il villaggio olimpico attorno al bacino artificiale dove si sfidavano le imbarcazioni a remi. Pieno di pesci a volte la sera si vede qualche addetto ai lavori rilassarsi pescando un po’. Anche se è vietato ma tranquilli: le carpe (enormi) vengono ributtate in acqua appena prese!

La spesa si fa in un supermercato vicino al circuito dietro il “pont Champlain “ che porta direttamente negli Stati Uniti, attenzione a non sbagliare strada visto che è molto facile. E siccome di uscite intermedie non ce ne sono molte, il rischio è di arrivare negli USA e dover giustificare il perché si ha la macchina piena di roba da mangiare… 

Qui a Montreal si trova veramente tutto: dal pesce alla carne alla verdura e frutta ma i prezzi,sono un po’ più alti rispetto ai nostri

 

Qui a Montreal si trova veramente tutto: dal pesce alla carne alla verdura e frutta ma i prezzi,sono un po’ più alti rispetto ai nostri, comprensibile visto l’ importazione di questi prodotti, qua non hanno nulla di loro, arriva tutto da fuori. Ci sono anche comunità Italiane in zona, dove si possono reperire con facilità i nostri prodotti più conosciuti e di rappresentanza con supermercati di tutto riguardo, dove efficienza e cortesia oltre alla qualità sono doti di garanzia di quella che è la rinomata tradizione Italiana. Insomma, sembra di essere a casa, tanto che a Montreal c’è anche una TV e una radio che trasmettono in italiano. Peccato le scelte musicali, si va da Gianni Morandi e la Carrà anni 60 (quando va bene) a Nilla Pizzi per i nostalgici!

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Anche il pesce non è un problema, si trova in abbondanza. I prezzi però sono un po' più cari rispetto a quelli italiani

Una città viva

La città è veramente bella e la caccia al negozio è facile in quanto tutti i team alloggiano qui e uscire è facile e pratico, trovando ristoranti a go go e locali notturni a palate. Bar e discoteche fanno da cornice e dal venerdì, ad una certa ora, chiudono le strade e incomincia la festa in città: che spettacolo! Fiumane di gente si riversano nelle strade e nei locali e il divertimento incomincia. E uno di quei Gp dove la gente riesce a farti sentire il calore e la nostra presenza è oltremodo benvista e si sente. Inoltre vicino al circuito vi è anche il Casinò dove anni fa il mio capo mi portava a vederlo giostrarsi tra roulette e black jack. Si impara anche guardando, e non si sa mai nella vita. Lui vinceva, io risparmiavo visto che non avevo soldi da investire…

 

Una volta qui si scaricava la spesa con i quad, che divertimento passare per il paddock, e arrivare alle roulotte  che facevano da Motorhome. Ognuno aveva un piccolo spiazzo sulla piattaforma, allestita con un pavimento in erba finta, tavoli  e sedie in plastica nel mezzo, due casse di eredità dall’Europa con una macchina da caffè rigorosamente Saeco a macinatura, piatti e bicchieri di plastica, un paio di padelle, vassoi, un piccolo forno elettrico e due piastre a gas tutto molto alla buona e così si svolgeva il GP. Altri tempi, ma almeno allora potevi incontrare Naomi Campbell e le sue amiche a corredo, Ozzy Osbourne, Bono, attori americani del cinema (visto la vicinanza Americana) e il paddock sembrava ancora più piccolo di quello che è. Oggi è stato un po’ allargato e migliorato rispetto a prima, ma non sufficientemente,  speriamo che tornino anche le Star….

 

Christian Staurenghi responsabile Motor Home Pirelli F.1

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