Formula 1 2012: Le pagelle del GP di Germania

Formula 1 2012: Le pagelle del GP di Germania
Pubblicità
A conquistare il GP di Hockenheim è stato Fernando Alondo (voto 10) che chiude davanti a Vettel, penalizzato però di 20 secondi e finito 5°
23 luglio 2012

In un mondiale che ci ha abituati a continui capovolgimenti della situazione, l'unica certezza sembra proprio essere lui, Fernando Alonso. Oggi gli perdoniamo anche di aver giurato, quando era vestito di giallo-blu, che mai avrebbe voluto guidare per le rosse di Maranello. Per fortuna solo gli stupidi non cambiano mai idea, e Fernando è pilota dotato di grande cervello oltre che di piede pesantissimo. E così a metà di una stagione iniziata con un secondo e mezzo al giro di distacco dai migliori Alonso prova la fuga in classifica iridata.

Alonso: immenso

Consapevole che il campionato è  ancora lunghissimo e che di punti ce ne vorrebbero almeno 100 di vantaggio per pensare già ad amministrare, però intanto in vetta al mondiale c'è lui, un uomo solo al comando, nel mondiale e nel team di Maranello. E non potrebbe essere diversamente, vista la classe esibita sotto l'acqua (ma Vettel non era imbattibile sul bagnato?) al sabato e la freddezza con cui a condotto l'intera gara, sempre al comando, sempre con il muso degli inseguitori a pochi metri al cambio della sua monoposto. Una pressione psicologica pazzesca, eppure mai un errore, mai una gomma bloccata in frenata, sempre pronto a fare da elastico a seconda del bisogno e dello stato di usura delle gomme. Immenso e ovviamente voto 10.

A vedere una rossa così, guardare l'altra sconcerta anche il più generoso dei tifosi: falloso nel momento peggiore in qualifica, ancora una volta Massa (voto zero) parte dietro, e rovina la sua gara alla prima curva, tamponando come un debuttante chi lo precede. Il resto è un girare in tondo inutilmente, come per tutta la sua stagione verrebbe da dire. Inutile.

sebastian vettel penalizzato
Vettel voto 7: beffato. Prende tutti i rischi possibili ma finisce 5° per una penalizzazione

Vettel cerca un risultato in casa a tutti i costi, ma finisce 5° con 20" di penalizzazione

I nervi devono essere saltati invece a Vettel, protagonista di un week end travagliato come spesso gli capita quando corre in casa: si qualifica molto bene, ma in gara non riesce a passare Fernando, complice una Red Bull che sul dritto proprio non ne ha, e quando si vede superato nel cambio gomme anche da Button capisce che la vittoria sta sfumando. Prende tutti i rischi possibili, ma non c'è niente da fare e l'ingenuità compiuta nel superare l'inglese fuori dalla pista è la prova di un certo nervosismo, comprensibile per altro quando si è dentro l'abitacolo. Ma il suo box non poteva segnalargli di restituire la posizione? E così per lui arriva anche la retrocessione quando ormai ha lasciato l'autodromo. Voto 7, beffato.

A Webber serve costanza

Non abbiamo visto molto, in compenso, l'altro pilota Red Bull, anche lui velocissimo in prova sul bagnato, ma incapace di recuperare molto dopo l'arretramento in griglia per la sostituzione del cambio. Perchè va bene il carico aerodinamico, ma quando si parte dietro un po' di velocità di punta
non fa male, anzi. La colpa però non può essere solo dell'auto, perchè gli finisce davanti anche Perez che partiva addirittura 12°. Di Webber non sappiamo mai che scrivere: in una gara si e ci esalta, in quella dopo letteralmente scompare. Per vincere il mondiale, però, serve un'altra intensità mentale. Voto, 5. Evanescente.

Schumacher dimostra il suo potenziale, ma necessita di un pacchetto tecnico che lo assecondi

Ed evanescenti, ancora una volta, sono state le Lotus: con Grosjean attardato in qualifica da una penalizzazione (ma si era qualificato male anche da solo) e in gara vittima dell'ennesimo incidente al primo giro (per lui voto 4, testa calda), mentre Raikkonen (voto 7) agguanta il terzo gradino del podio grazie soprattutto alle sventure altrui. Una magra figura è anche quella rimediata dalla Mercedes, per di più in casa: Schumacher (voto 8) sul bagnato si qualifica terzo a un soffio da Vettel e davanti a Rosberg, e in gara supera gente che ha vent'anni meno di lui, che altro può fare? Tira fuori il massimo dall'auto, ma il fatto che nonostante questo arrivi solo 7° la dice lunga sul potenziale della Stella in questa fase del campionato.

gp f1 germania 2012 8
La resurrezione della giornata spetta al team McLaren. Button, voto 9 e bentornato. Hamilton voto 6 ma sfortunato

Il ritorno delle McLaren

La resurrezione della giornata, in compenso, spetta al team McLaren, che sembra avere ritrovato il bandolo della matassa sul piano tecnico. Lestissimo ad approfittarne è stato Button, con una gara sempre intensa: veloce a recuperare, caparbio nel cercare l'affondo finale su Alonso. Dopo una serie di gare in cui pareva il gemello bollito di se stesso ci fa molto piacere ritrovarlo al top. Per lui voto 9 e bentornato. Di sicuro, con una McLaren così, tornerà presto sul podio anche Hamilton, escluso senza colpa dalla gara per un detrito lasciato da Massa (ancora lui!). Per lui gomma e gara finita, ma non prima però di avere fatto un bel dispetto a Vettel. E poi l'inglese si chiede come mai non è simpatico a molti colleghi... per lui voto 6, più che altro per le qualifiche non eccelse e l'asinata combinata al tedesco della Red Bull. Sfortunato.

Sempre in materia di resurrezioni, una gran bela gara è anche quella disputata dal duo della Sauber, dopo qualifiche per la verità non molto brillanti: per Kobayashi (voto 9) un 4° posto da incorniciare e anche Perez agguanta un 6° posto (voto 8) senza combinare casini, dando così una prova di quella maturità che Montezemolo ha detto di ricercare per la seconda guida Ferrari. A proposito, oggi a tamponare una Toro Rosso alla frenata della prima curva non è stato lui (e stranamente nemmeno Maldonado)... Presidente, ne vogliamo parlare?

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità