Flavio Briatore: «La Ferrari quest'anno è da mondiale, ma io non torno in F1»

Flavio Briatore: «La Ferrari quest'anno è da mondiale, ma io non torno in F1»
Pubblicità
L'ex Team Manager della Renault ci parla della Ferrari di quest'anno, ma anche di Mercedes, Red Bull e confessa: «Ormai la F1 la guardo solo in TV». Ma noi non ci crediamo| <i>P. Ciccarone, Monaco</i>
24 maggio 2013

Montecarlo – Anche se Flavio Briatore è fuori da ogni ruolo attivo in F1, la sua esperienza e colpo d’occhio non si discutono. Ed è per questo che, ancora una volta, colpisce quando analizza l’attuale stato del mondiale F.1. Stavolta non è a bordo del Force Blue, la società di noleggio ha preferito darlo in affitto alla Torch, una azienda tedesca di giochi e casinò on line. E per questo, invece del comodo posto nel porto, Briatore si è visto le prove alla TV dal suo ufficio nella zona del Casino.

 

«Non ho dubbi – dice deciso – è una Ferrari da mondiale. Fino all’anno scorso c’era solo Alonso capace di lottare e Massa era perso indietro. Quest’anno, invece, i due piloti sono molto vicini, Felipe ha fatto una splendida corsa in Spagna e questo significa che la macchina c’è, quindi la Ferrari non deve sbagliare o buttare via il potenziale che ha messo insieme. Sono bravi, han la macchina buona e quindi possono farcela visto che entrambi i piloti possono portarla al limite con tempi simili, non ho dubbi».

flavio briatore def
Ai tempi della Renault Briatore sostiene di aver vinto due mondiali di seguito pur disponendo di budget inferiori rispetto agli altri

 

Bella la speranza di una rossa mondiale, ma bisogna fare i conti con le Red Bull o le Mercedes che nelle ultime gare sembrano volare… «Volano su un giro solo, ma la gara non è fatta di un giro, quindi non hanno ancora capito che macchina fare, hanno cercato la prestazione e ci sono riusciti, ma è brutto vederli sparire dopo pochi giri, anzi ridicolo. Fino a quando non capiranno che non si vince su un giro, meglio lasciar perdere».

 

E per le Red Bull? «Vanno forte ma a Montecarlo io metterei una bella firma su Mark Webber, su questa pista l’australiano si esalta, ha sempre fatto grandi cose, è velocissimo e sarà un brutto cliente per tutti quanti, Ferrari compresa. Ci sono piste dove lui fa la differenza e questa è una di quelle, quindi attenzione a Webber in qualifica e anche in gara».


C’è poi il capitolo Lotus, una squadra che tu conosci bene perché era la Renault con la quale hai vinto due titoli mondiali di fila. Dicono che non hanno soldi per lo sviluppo della macchina e questo li penalizza…«Balle, quando c’ero io al timone i tecnici non avevano budget. Se a un ingegnere dai un limite di spesa uguale a 100 ne spenderà 110, per cui è un errore dare dei limiti, io invece davo solo quello che serviva e mi chiedevano, senza sapere quanto avevamo stabilito di spendere. E per questo ho vinto due mondiali con un budget inferiore a quello di tutti gli altri, non solo in Renault ma anche prima alla Benetton».

Se a un ingegnere dai un limite di spesa uguale a 100 ne spenderà 110, per cui è un errore dare dei limiti, io invece davo solo quello che serviva e mi chiedevano, senza sapere quanto avevamo stabilito di spendere

 

Capitolo chiuso la F.1? «Ora sono impegnatissimo con il Billionaire che a Montecarlo ha in cantiere alcune serate al top con ospiti incredibili, dalla serata brasiliana del sabato alla presenza del mitico Lucianò la domenica sera nel party dopo GP. Con il ristorante Cipriani, sempre a Monaco, si lavora anche bene, come imprenditore stiamo facendo tantissime cose belle, la gente viene ed è contenta, si diverte in un ambiente sano e per me è quello che conta, la F.1 la guardo in TV, a volte, se ho tempo e non ho da fare».

 

Da uno che ha tante idee per la testa, non ci crediamo nemmeno un po’, un Briatore in F.1 servirebbe ancora, eccome.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità