Flavio Briatore guarito parla di Covid-19 e F1, Critica alla politica: team manager spioni meglio di leader europei dormienti

Flavio Briatore guarito parla di Covid-19 e F1, Critica alla politica: team manager spioni meglio di leader europei dormienti
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L’ex-manager F1 Briatore è guarito dalla polmonite ma non risparmia critiche ai politici europei. Ai suoi tempi in F1 si correva ovunque per spiare il nemico, gli europei dovevano controllare meglio la Cina e il Coronavirus
25 marzo 2020

Non ha peli sulla lingua Flavio Briatore, di recente guarito da una brutta polmonite (forse Coronavirus, ma non ha fatto il tampone). Anzi, ricorda come lui, da manager rivale della grande Scuderia Ferrari, mandava sempre uomini a “spiare” le Rosse appena si sapeva che giravano in pista, ovunque. Similmente avrebbero dovuto muoversi i leader politici europei, quando è scoppiata l’epidemia a Wuhan: conoscere tutto il possibile del coronavirus.

Invece nessuno ha dato il dovuto peso al Covid-19, nelle sedi opportune, ricorda Briatore, un errore secondo l’ex-capo di Benetton F1 e Renault F1, da parte della politica europea e anche mondiale. "Se io fossi stato io ministro – dice Briatore – sapendo di una zona con la quale l’Italia ha molti contatti, avrei mandato qualcuno. C’erano due voli al giorno tra Milano e Wuhan”.

La critica, invero oggi facile a chiunque, senza essere uno stratega del Circus, è diretta a tutti i leader politici europei. Non solo non pare siano andati a Wuhan (anche se sotto-sotto, difficile credere non si siano circolate informative dettagliate per chi di dovere) ma nemmeno hanno munito la cittadinanza di mascherine e respiratori quando serviva. Soprattutto all’inizio, per limitare la diffusione.

 

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