Ferrari: servono coraggio e novità

Yeongam - Certo, inutile fasciarsi la testa o abbandonare la nave che va a picco, ci sono ancora 4 gare e può capitare di tutto. Lo dicono Vettel e Horner, lo dicono Alonso e Domenicali, uniti nell’analisi. Quello che non torna è semplicemente una cosa: la Ferrari era davanti suo malgrado, e la Red Bull indietro nonostante tutto. I due alternatori rotti di Valencia e Monza sono costati punti pesanti a Vettel, per cui mettendo insieme i due ritiri di Alonso (Belgio e Giappone) i conti tornano.

Ferrari: servono novità

Quello che non torna è la mancanza di coraggio della Ferrari nel buttare in mischia novità o qualcosa di diverso. La Red Bull, sotto questo aspetto, è più innovativa per la semplice ragione che sulla Ferrari ha due vantaggi. Una struttura più snella al vertice. Newey le pensa, Horner dà il via libera, Helmut Marko sgangia il grano che serve. E in poco tempo arriva qualcosa di nuovo, una modifica e altro
ancora. Alla Ferrari, pur avendo una fabbrica eccezionale e uno staff unico, sono in ritardo. Fin tanto che sono davanti forse è inutile prendersi dei rischi, perché il vantaggio può essere vanificato.

E fin qui il correre in difesa è stato comprensibile. Ma quando serve l’affondo, rispetto alla Red Bull si paga dazio. Domenicali è a capo della struttura, dà il via libera, ma il via libera lo dai se chi è responsabile dei vari settori ti dà qualcosa da fare, un progetto da portare avanti. Se a Domenicali non viene proposto niente di valido, cosa può dare di via libera? Insomma, mentre Newey è il capo orchestra e solista che ha uno stuolo di musicisti che vanno a tempo, alla Ferrari manca questa figura unica e un po’ pazzoide che sappia dove mettere le mani e come. Ma soprattutto in tempi rapidi.

Vietato sbagliare

Se guardiamo alla storia degli ultimi anni, l’unico colpo di fantasia della Ferrari è stata la sospensione anteriore col pul rod, che al momento non pare aver dato questo vantaggio enorme nei confronti della concorrenza. E’ stata una storia fatta di inseguimenti sulle furbate degli altri, sulle ali flessibili, sugli scarichi soffiati, sui doppi diffusori etc. Mai una volta che sia arrivata una dritta che poi gli altri han dovuto copiare. E questo perché a Maranello è vietato sbagliare, non puoi prenderti rischi perché se va male nessuno vuole la paternità di quello che è stato fatto.

Alti e bassi del 2012 del Cavallino Rampante

E alla fine c’è solo Domenicali a dover mostrare il petto davanti al mondo anche se i problemi non deve risolverli lui ma dare il via libera a chi dovrebbe farlo. E’ questa la differenza fra Red Bull e Ferrari e ora, non avendo più nulla da perdere (tanto Vettel è già davanti) sarebbe il caso di tirare fuori qualche pazzia, far vedere che si è provato lo stesso. Se si guarda a inizio campionato, a quelle che erano le premesse con una macchina disastrosa, il risultato attuale è miracoloso, da applausi a scena aperta.

Se si guarda alle ultime 8 gare, con una Ferrari davanti a tutti e ora a inseguire, il risultato appare disastroso. E allora, tanto perso per perso, tanto vale tirare fuori qualcosa, buttarlo nella mischia e far vedere a quel genio solista di Newey che anche a Maranello hanno gli attributi per farcela. Il miglior pilota ce l’hanno, la squadra, nel suo insieme, c’è, manca la fantasia e la voglia di rischiare la faccia che a questo punto deve essere buttata nella mischia.