Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
I tecnici Ferrari che sono a capo di aree strategiche per una monoposto di Formula 1, come Enrico Cardile (head of chassis area) ed Enrico Gualtieri (head of power unit area), ci parlano della nuova monoposto del Cavallino Rampante. Una vettura che "sembra" la vecchia ma che in realtà è una profonda evoluzione di un progetto che si è dimostrato competitivo nel 2022 ma non abbastanza per mettere in difficoltà con costanza la Red Bull RB18.
E' lo stesso Cardile a parlare di evoluzione del prodotto ma in realtà la vettura è completamente rinnovata. In aerodinamica l'obiettivo era duplice: migliorare il carico verticale, ottenendo quello che è stato perso con i nuovi regolamenti, e trovare un bilancio adeguato agli obiettivi. Anche il comparto sospensioni è stato rivisto per migliorare l'aerodinamica e ottenere un maggior numero di regolazioni in pista. La sospensione anteriore in particolare ora ospita il tirante dello sterzo integrato al triangolo inferiore e non più a quello superiore mentre per quanto concerne l'ala anteriore è visibile la differente forma del musetto che non è più connesso direttamente all'elemento alare più vicino alla pista (floating). La parte di carrozzeria è invece più in continuità anche se ci sono decine di dettagli che rendono più estremi molti elementi.
Il budget cap ha determinato delle scelte anche in Casa Ferrari e così si è scelto di agire solamente su aree determinanti per l'evoluzione prestazionale lasciando invariati gli elementi che già funzionavano. Le componenti in comune tra questa monoposto e la precedente sono più del doppio di quelle che si potevano intercambiare tra le monoposto 2021 e 2022.
I nuovi regolamenti aerodinamici pensati per ridurre la possibilità di pompaggio hanno portato ad una riduzione consistente di aerodinamica. Sono state così riadattate le geometrie di flusso, in particolar modo nel fondo, per adattare la monoposto la regolamento subentrato a metà 2022.
Per quanto riguarda il motore va detto che tutti gli elementi della power-unit sono stati congelati a partire dallo scorso anno, fluidi inclusi, ma si possono comunque fare modifiche per raggiungere l'affidabilità. L'inverno in Casa Ferrari, dunque, è stato all'insegna dell'affidabilità. Gli interventi hanno riguardato il V6 e le macchine elettriche. Al tempo stesso è stata capitalizzata l'esperienza in pista lavorando su tutti i riscontri ed i segnali "deboli" che sono stati registrati nel corso della stagione. Questo ha riguardato varie aree di progettazione di alcuni dei componenti ma allo stesso tempo sono state riviste alcune procedure di assemblaggio che hanno coinvolto anche la supply-chain e fornitori.
Progettazione, sperimentazione ed aree operative sono state impiegate per migliorare l'affidabilità del 2023 attingendo anche dall'esperienza della seconda parte di stagione 2022 che è stata cruciale per lo sviluppo delle nuove componenti. A banco le nuove componenti, a detta di Ferrari, hanno dato dei valori di affidabilità migliorati e questo dovrebbe assicurare a Ferrari la possibilità di usare le tre unità motrici con valori più vicini al 100% del loro potenziale per tutta la stagione.