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Dici “rosso” e pensi a Ferrari, tanto che le vetture di Maranello sono da sempre affettuosamente chiamate “le Rosse”. Uno degli elementi che fa sempre discutere alla vigilia di una nuova stagione di Formula 1 è la livrea delle monoposto. Nel caso della nuova Ferrari SF90 l'elemento di novità è il rosso opaco della carrozzeria della vettura quest'anno affidata a Sebastian Vettel e Charles Leclerc.
Il rosso opaco della stagione 2019 è solo l'ultima evoluzione della livrea delle vetture del Cavallino, unica scuderia ad essere sempre presente in Formula 1 dal 1950 ad oggi. Le vetture degli anni '50 di Enzo Ferrari, a partire dalla 125 F1 che fu la prima, erano infatti di un colore simile al rosso mattone, per virare via via negli anni verso un rosso sempre più acceso.
Nel 1964 fece clamore la livrea blu e bianca utilizzata nel GP del Messico e degli USA da una Ferrari aspramente in contrasto con la FIA. Il bianco/blu fu adottato per protesta contro la Federazione Internazionale pernon aver voluto omologare la 250 LM per il Mondiale Marche, per via del fatto che non era stata prodotta nei 100 esemplari necessari al via libera. Quelle Ferrari 158 corsero oltreoceano con la licenza americana della scuderia Nart, il North America Racing Team dell'importatore Luigi Chinetti. Fu quella l'unica deroga al rosso nella storia della Ferrari in Formula 1.
A partire dal 1970 le Ferrari adottano qualche sprazzo di bianco a partire dalla 312 B, mentre a partire dalla 312 T del 1975 spunta il filetto tricolore che la Scuderia manterrà fino al 1985. Con la F310B del 1997 la monoposto made in Maranello diventa più chiara per esigenze pubblicitarie. Marlboro diventa infatti il principale sponsor della squadra. Nel 2007 la F2007 si colora invece di un inedito rosso metallizzato che con la F138 del 2013 vira verso una tonalità leggermente più scura.
La sessantesima monoposto della Ferrari, la F14T del 2014, adotta al retrotreno un'ampia zona nera staccata dal resto del rosso della carozzeria da un inserto tricolore. Il colore scuro, per la parte bassa della vettura e per il retrotreno è stato molto ampliato a partire dalla F60 del 2009. L'accorgimento da un lato migliora la leggibilità degli sponsor, ma serve soprattutto a limitare la visibilità per gli avversari delle soluzioni aerodinamiche.
Oggi scopriamo che il nuovo “Rosso Ferrari” può anche essere opaco, o “matt” come dicono gli anglosassoni, una tinta molto in voga che non mancherà di scatenare il dibattito tra i sostenitori della Scuderia.