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Questo fine settimana in Malesia Fernando Alonso festeggerà il suo duecentesimo Gran Premio di Formula 1. Con questo risultato lo spagnolo si piazza in quattordicesima posizione come numero di partecipazioni ufficiali alle spalle di Jean Alesi e Alain Prost, entrambi a quota 202.
E quale miglior posto per celebrare questo importante traguardo se non sul Circuito di Sepang, al quale Fernando è legato da tanti bei ricordi e successi: in undici partecipazioni il ferrarista ha ottenuto tre vittorie, quattro piazzamenti sul podio, sette fra i primi dieci e due pole position.
L’ultima vittoria è stata proprio con la Ferrari, alla guida della F2012 lo scorso anno, in una gara che Alonso vinse in rimonta dall’ottava posizione grazie ad una buona strategia della Scuderia e alla sua abilità sul bagnato.
La carriera
Alonso esordì in F1 nel GP d’Australia del 2001 con la Minardi, una vettura né veloce né affidabile, ma con la quale lo spagnolo riuscì comunque a far bene anche se non ottenne punti nel corso della stagione.
L'arrivo in Renault
Nel 2002 Alonso divenne poi collaudatore della Renault, anno in cui effettuò 1.642 giri di prova e, a partire dall’anno successivo, divenne poi pilota ufficiale accanto a Jarno trulli. Nel 2003 iniziò ad ottenere risultati importanti quali una pole in Malesia ed un secondo posto nel GP d’Europa, oltre ad una vittoria all’Hungaroring.
Nel 2004 centra 4 podi, tra cui un secondo posto alle spalle di Schumacher nel GP di Francia dopo una partenza in pole, ma senza ottenere delle vittorie e, verso fine anno, iniziarono ad incrinarsi i rapporti tra lui e Briatore.
Il primo mondiale
Nel 2005 iniziò la stagione con il terzo gradino del podio in Australia, per poi centrare tre vittorie consecutive in Malesia, Bahrain e San Marino e vincendo matematicamente il 1° titolo di Campione del Mondo F1 in Brasile ove salì sul podio.
Ottima partenza nel 2006, suo ultimo anno in Renault, con la vittoria della prima gara in Bahrain, che si concluse poi con la conquista del suo secondo titolo iridato in Brasile.
La parentesi McLaren
Nel 2007 lo spagnolo passò poi alla McLaren, iniziando la sua avventura con la Casa di Woking in maniera proficua conquistando podi e vittorie, ma la spy-story che vedeva coinvolta la Ferrari portò il team britannico a perdere tutti i punti del mondiale costruttori ed i piloti, Hamilton e Alonso appunto, contribuirono a fornire le prove degli inganni, mentre lo spagnolo concluse l’anno al 3° posto nel mondiale.
Il ritorno alla Renault
Al termine di quell’anno concluse la sua esperienza con la Casa di Woking, dove lo spagnolo non si sentì mai a suo agio, per poi tornare l’anno successivo in Renault al fianco di Nelson Piquet Jr. Al termine della stagione 2008 Alonso rinnovò poi con la squadra francese fino al 2009, per poi approdare alla Ferrari l’anno successivo.
Dall'arrivo in Ferrari...
Nel 2010 fece segnare ottimi risultati, chiudendo il mondiale al secondo posto, mentre nel 2011 si dovette “accontentare della quarta posizione in classifica piloti al termine del mondiale, per poi chiudere nuovamente secondo nel mondiale piloti lo scorso anno alle spalle di Vettel dopo una stagione rocambolesca.
...Ai giorni nostri
Dopo un buon avvio di stagione a Melbourne quest'anno, la Scuderia Ferrari e i suoi piloti torneranno in pista questa domenica, quando scatterà la quindicesima edizione del Gran Premio della Malesia. Il caldo torrido e l’elevata percentuale di umidità sono da sempre gli antagonisti principali di questa tappa, fattori pesanti, che come in nessun altra gara incidono sia sulle vetture che sui piloti ma anche sulle squadre.
A Sepang non ci saranno novità di rilievo dal punto di vista tecnico: bisognerà cercare di adattare al meglio la F138 alle caratteristiche del tracciato malese, ben diverso da quello dell’Albert Park. In particolare, sarà importante trovare il giusto compromesso fra carico aerodinamico e velocità di punta, visto che il primo e il terzo settore sono caratterizzati da due lunghi rettilinei sui quali però la Ferrari potrà contare su una buona velocità di punta.
La Malesia sarà anche un banco di prova interessante per testare le mescole Pirelli – previste le Hard e le Medium – e per continuare a comprenderne il comportamento. Le temperature rispetto all’Australia saranno decisamente diverse e sarà fondamentale stressare le gomme al limite nelle prove libere del venerdì per delineare la migliore strategia da adottare in gara. Altra incognita? Come al solito saranno le previsioni meteo. Gli anni scorsi siamo stati abituati a vedere cambiamenti repentini e improvvisi temporali.