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La stagione di Formula 1 ha avuto finalmente inizio con il primo appuntamento in Australia che ha siglato l’alba di una nuova era nel Circus, Al via erano ben sei i rookie che hanno ufficialmente debuttato nel “mondo dei grandi”, ma solamente due hanno tagliato il traguardo di Melbourne, uno di loro era Andrea Kimi Antonelli.
Arrivato a Melbourne, il giovane bolognese era consocio di avere sulle sue spalle delle grandi aspettative. E le ha in parte esaudite in quanto già nelle tre sessioni di prove libere ha dimostrato di avere un passo decisamente veloce. Una battuta di arresto, però, è arrivata nel corso delle qualifiche ad Albert Park, quando un errore in curva 6 gli è costato un danno al fondo. Urtando la ghiaia presente in quella zona, Andrea Kimi Antonelli ha infatti danneggiato la sua Mercedes W16, perdendo circa tre decimi di performance, essenziali per accedere al Q2.
Tuttavia, il rookie non si è fatto scoraggiare portando avanti un’ardua sfida con grande maestria diventando autore di una strepitosa rimonta dalla sedicesima alla quarta posizione. Quello che stupisce della sua gara in Australia è stata l’autorevolezza con cui ha gestito la situazione, non facile date le condizioni ostiche della pista per via della pioggia che ha messo in difficoltà piloti esperti come Fernando Alonso, con cui era in lotta fino all’incidente del due volte campione del mondo spagnolo. Lui, insieme ad Oliver Bearman, è stato l’unico dei debuttanti a tagliare il traguardo e l’ha fatto anche in zona punti diventando il secondo pilota più giovane della storia della Formula 1 a riuscirci.
Dopo quanto visto in Australia, Toto Wolff non poteva essere più soddisfatto e convinto della scelta che ha fatto lo scorso anno promuovendo Antonelli al fianco di George Russell. “Penso che abbiamo sempre saputo del suo potenziale fin da quando era un ragazzino. Si comporta bene sotto pressione. In qualifica non è stata colpa sua, ha solo preso una botta nel posto sbagliato. Si sarebbe qualificato molto più avanti” ha dichiarato il team principal della Mercedes al termine della gara. “Nel Gran Premio, abbiamo visto che è riuscito a recuperare tutti lentamente ma inesorabilmente senza commettere errori. Ha avuto un piccolo testacoda, ma per il resto il P4 è il risultato che merita”. Inizialmente, però, Antonelli era stato declassato in quinta posizione per una penalità di cinque secondi per unsafe realise in pit-lane, salvo poi ritornare in quarta dopo che la Mercedes, facendo ricorso, ha fatto annullare la penalità.
Con George Russell sul podio e Kimi Antonelli dietro di lui, la Mercedes ha iniziato la stagione con il ruolo di seconda forza in pista essendo dietro alla McLaren in classifica costruttori, ma in Australia si attendeva un testa a testa tra le frecce argento che la Scuderia Ferrari. Tuttavia, questa lotta serrata non si è concretizzata con Charles Leclerc e Lewis Hamilton che hanno concluso rispettivamente all'ottavo e al decimo posto. Toto Wolff ha comunque ammesso di aver tenuto d’occhio con estrema attenzione i tempi del suo ex pilota, passato con il team di Maranello dopo dodici lunghi anni a Brackley. “A volte guardavo gli schermi e il modo in cui li osservavo era quello di avere tre piloti perché guardavo RUS, ANT e HAM. E ti rendi conto che Hamilton è in Ferrari e non più con noi. È passato così tanto tempo, è logico: non puoi semplicemente dire che se n’è andato e che non te ne importa più. Ci interessa molto come sta andando, ma ovviamente in pista lui è diventato la concorrenza e noi dobbiamo battere la concorrenza” ha chiosato Wolff.