F1. Wolff furioso, Binotto su Silverstone e non solo: le rivelazioni più succose di Drive to Survive

F1. Wolff furioso, Binotto su Silverstone e non solo: le rivelazioni più succose di Drive to Survive
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La quinta stagione di Drive to Survive è sbarcata su Netflix. E noi vi raccontiamo le rivelazioni più interessanti. Occhio agli spoiler!
27 febbraio 2023

La quinta stagione di Drive to Survive ha fatto il suo debutto su Netflix venerdì scorso, a una settimana esatta dall'inizio del primo weekend di gara della stagione 2023, in Bahrain. Al netto di alcune scelte narrative comprensibili, ma fastidiose per gli appassionati di F1 - se avessimo ricevuto un euro per ogni replay dell'incidente di Guanyu Zhou a Silverstone saremmo ragionevolmente milionari - nasconde alcune succose rivelazioni sulla stagione 2022 di F1. Ve le raccontiamo in questo pezzo, quindi occhio agli spoiler! 

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Il Toto furioso

Che la questione porpoising, dopo il GP di Baku, fosse diventata scottante lo si era capito subito. Ma vedere Toto Wolff rovesciare la propria furia sugli omologhi degli altri team durante una riunione in Canada è uno spettacolo imperdibile. Wolff, grande comunicatore, è perfettamente consapevole del potere delle telecamere. E non è un caso che si sia prodotto in loro presenza in un'invettiva. A fronte di una serie di reazioni diverse - si passa da Mattia Binotto che cerca di arginarlo ad Andreas Seidl sull'orlo della risata - Wolff comincia la sua arringa dicendo ai suoi pari grado che stanno partecipando a "un gioco pericoloso". Se dovesse succedere un incidente, tuona Wolff, "sareste nella me**a. E me la paghereste". Il suo arcirivale Christian Horner, a un certo punto, sbotta. "Cambia la tua ca**o di macchina, se hai un problema". In questo bailamme, il team principal dell'Aston Martin, Mike Krack, prende appunti su un taccuino senza fare un plissé. Pagheremmo per sapere cosa abbia scritto. 

Gene Haas lost in translation

Il 2022 di Mick Schumacher occupa uno spazio rilevante nell'universo della quinta stagione di Drive to Survive. Lo vediamo compiere sbagli, apparire completamente annichilito a Baku e parlare con fare speranzoso al suo preparatore atletico su un placido sfondo montano della possibilità di rifarsi. E osserviamo anche il suo compagno di squadra, Kevin Magnussen, spendere parole di fiducia nei suoi confronti. Ma a rubare la scena, inevitabilmente, è la star di Drive to Survive, Günther Steiner, insieme a un protagonista inaspettato, Gene Haas. Il patron del team, minacciosa presenza telefonica, ad un certo punto si riferisce a Schumacher definendolo un dead man walking. Apriti cielo: sui social si è scatenata l'indignazione. La verità, però, è che andando oltre il significato letterale, questa espressione è usata per definire qualcuno che ha le ore contate, anche in un posto di lavoro. Ed è una descrizione che calza a pennello per il Mick del 2022. 

Binotto si salva solo in coppia con Steiner

La quinta stagione di Drive to Survive, a sorpresa, si apre con il duo dinamico che non ti aspetti: Günther Steiner e un insolitamente frizzante Mattia Binotto su una 500 vintage per una gita tra i vigneti di quest'ultimo, tra risate e parolacce. Una vignetta, questa, che mostra l'ex team principal della Ferrari in una luce molto più lusinghiera di quanto lo facciano il resto delle puntate. "Non possiamo commettere errori" sentenzia Binotto, pronunciando la classica frase destinata ad essere impiegata come intermezzo di un montaggio di sbagli nel caso, come questo, in cui le cose vadano diversamente. Come sia andata a finire lo sappiamo già. Ma Drive to Survive offre uno spaccato molto più ampio, con Charles Leclerc frustratissimo quando spiega: "Mattia è il capo, pensa lui agl ordini di squadra. È lui a scegliere cosa è giusto per il team, e noi dobbiamo semplicemente farcene una ragione". Anche a Silverstone, quando - parola di Chris Horner - "hanno mandato a farsi fo**ere la strategia di Leclerc. Avrebbero dovuto farli rientrare entrambi". Ma Binotto resta fermo sulle sue posizioni, sostenendo che la Ferrari abbia preso la decisione giusta sia a Montecarlo che a Silverstone. Contento lui...

La telenovela Piastri

La trama della telenovela di cui è stato protagonista Oscar Piastri nell'estate dello scorso anno la conosciamo tutti. L'esitazione di Alpine nel dargli spazio per il 2023, i contatti del manager Mark Webber con la McLaren, l'addio di Fernando Alonso all'Alpine, l'annuncio del team di Enstone dell'ingaggio di Piastri, la smentita del diretto interessato, l'annuncio di Daniel Ricciardo del suo divorzio dalla scuderia di Woking, e, finalmente, le nozze McLaren-Piastri. Ma nella quinta stagione di Drive to Survive l'intreccio si completa con momenti memorabili. Come la sensazione di tragedia imminente che coglie l'Alpine in Ungheria nonostante Alonso si aggiri per il paddock con un sorriso a 32 denti, o forse proprio per questo. O Zak Brown che del rivale Otmar Szafnauer dice: "lo hanno beccato con i pantaloni abbassati. Fossi in lui mi vergognerei". O lo sguardo tronfio di Piastri quando, con orgoglio, dice "sono un pilota McLaren per la stagione 2023 di F1". Col senno del poi, post test, verrebbe da pensare che non sia stata una scelta di cui andare così fieri. Ma questa è un'altra storia. E bisognerà attendere la prossima stagione di Drive to Survive per vederla su Netflix. 

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