Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La stagione 2018 di Formula 1 volge al termine, e per Sebastian Vettel è tempo di inevitabili bilanci: in un'intervista rilasciata a Daniele Sparisci del Corriere della Sera, il tedesco della Ferrari riflette su un campionato dall'esito decisamente negativo. Vettel, prima di tutto, si oppone a chi sostiene che sia stata la Ferrari a perdere il mondiale. «No, la Mercedes ha vinto e noi abbiamo perso. Ci sono state gare dove eravamo molto vicini, altre dove eravamo davanti, ma purtroppo in altre ancora eravamo lontani e loro dominavano. Noi non siamo mai stati capaci di vincere in quel modo».
In molti hanno definito la Ferrari SF71H la miglior macchina della stagione 2018, ma Vettel dissente: «L’ho sentito dire a tanti e non sono d’accordo. Avevamo una buona macchina, non dominante. Nella parte finale del campionato spesso ci è mancata la velocità». Ciò detto, Vettel ammette i suoi sbagli: «È vero, ho sbagliato tanto, troppo. È giusto dirlo. Non mi dovevo girare in Germania, ma a volte capita di fare delle c… Abbiamo perso tanti punti, ma alla fine penso che anche senza i miei errori comunque non avremmo vinto il Mondiale».
La stagione 2018 per la Ferrari è stata segnata anche da un avvenimento tragico, la scomparsa del presidente e ad Sergio Marchionne, a luglio. Pur concedendo che questo avvenimento ha avuto um impatto forte sul team, Vettel precisa: «È stata una tragedia, ma non è esatto sostenere che dopo la morte del presidente il campionato si è messo male. Non vorrei essere frainteso, ma non succede mai che quando una sola persona lascia o arriva i problemi compaiono o si risolvono».
È vero, ho sbagliato tanto, troppo. È giusto dirlo. Non mi dovevo girare in Germania, ma a volte capita di fare delle c… Abbiamo perso tanti punti, ma alla fine penso che anche senza i miei errori comunque non avremmo vinto il Mondiale
In questo annus horribilis, a Vettel non è mancato il sostegno dei fan della Ferrari. Vettel ha spiegato come l'affetto degli appassionati sia stato importante. «Nei periodi più difficili l’appoggio dall’esterno è stato uno degli aiuti migliori per non buttarmi giù e recuperare fiducia».
Non manca, poi, un pensiero per il suo grande idolo, Michael Schumacher, il cui cinquantesimo compleanno è alle porte. «Mi manca Michael: come amico, come persona alla quale potevo sempre chiedere consigli, mi manca il suo punto di vista da pilota sulle cose». Vettel correrà la Race of Champions 2019 con il figlio del Kaiser, Mick, del quale dice: «È reduce da una stagione fantastica, se continua così ci sono buone possibilità che ce la faccia (ad arrivare in F1, ndr)».