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Viste le voci in arrivo dalla Germania su un possibile ritorno alla Red Bull del figliol prodigo Sebastian Vettel, era inevitabile che nella conferenza stampa per Gran Premio di Stiria al quattro volte campione del mondo venissero poste domande in merito. E questa è la risposta del tedesco: «La Red Bull può contare su una monoposto vincente: è un team molto forte. Lo so bene per la mia esperienza passata. Non sarebbe giusto dire che conosco la scuderia come le mie tasche, perché sono cambiate molte cose. Ma so che era competitiva all'epoca ed è ancora un top team. Hanno a disposizione una vettura che può vincere delle gare, quindi sarebbe interessante».
Quindi Vettel, se possibile, farebbe ritorno a casa? «La macchina è vincente, e sono qui per fare lo stesso. Per questo probabilmente la risposta sarebbe sì». Si tratta però di un'opzione che sembra remota: se dalla Germania si parla di un Dietrich Mateschitz pronto a riportare a casa l'uomo che ha regalato alla Red Bull i suoi quattro titoli mondiali, Helmut Marko nega con decisione questa possibilità. E anche Max Verstappen, che, in presenza di Vettel in un programma televisivo austriaco, aveva speso parole di stima per il collega, ha asserito di averlo fatto solo per «essere gentile con una persona che sedeva al mio fianco».
Ma allora cosa rimane sul tavolo per Vettel? Il tedesco, che ha abbozzato sulla questione di possibili trattative con la Renault prima dell'ufficializzazione del ritorno di Fernando Alonso, può ora solo guardare alla futura Aston Martin. E per l'attuale Racing Point, che nel 2021 diventerà il team ufficiale della casa di Gaydon in F1, arrivano parole di stima da parte di Vettel: «Conosco da moltissimi anni diversi membri del team. Penso che quest'anno abbiano un'ottima opportunità di avere una buona macchina con cui lottare, per poi cercare di migliorare ulteriormente».
Insomma, mai dire mai, anche perché per ora Vettel non ha ancora un'idea chiara sul proprio avvenire. «Al momento non escludo nulla: continuare, prendermi una pausa o ritirarmi. Non ho ancora preso una decisione, dipende dalle opzioni a disposizione. Il fatto che ami la competizione non è un segreto. Ho ottenuto così tanto da questo sport, e vorrei riuscirci di nuovo, non solo partecipare». Ma ora è tempo di concentrarsi in pista, per rifarsi dell'ennesimo errore in fotocopia commesso in gara la scorsa settimana. Ancora una volta, la lotta più ardua del tedesco sembra essere quella con sé stesso.