Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
“Questa gomma aveva un degrado ragionevole nel primo stint. Ti consiglio di usare di più la testa”: prima del weekend di gara del Gran Premio del Belgio 2023 di Formula 1, non ci saremmo mai immaginati che il vero match si sarebbe giocato tra Max Verstappen e il suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase. Sin da venerdì, i due hanno avuto vivaci scambi di opinioni. Ma il culmine è stato raggiunto nella corsa di oggi.
Forse per non annoiarsi, Verstappen le ha tentate tutte, arrivando persino a proporre a Lambiase una sosta aggiuntiva, “per allenarci con un pit-stop in più”. È stata questa la controbattuta di Verstappen a GP, come lo chiamano in Red Bull, dopo che l’olandese non sembrava voler recepire la richiesta di gestire le gomme senza esagerare cercando il tempone del caso. “È un approccio non cauto”, aveva spiegato Lambiase. E puntualmente Verstappen si era prodotto in un giro velocissimo, senza colpo ferire.
Uno scontro tra personalità forti, quello tra Verstappen e Lambiase, che ha decisamente ravvivato la gara di oggi. Ma chi pensa che siano i segnali di un rapporto che si sta deteriorando si sbaglia, almeno secondo quanto sostiene Chris Horner. “GP e Max lavorano insieme dalla sua prima gara in Red Bull – ha spiegato il team principal in un incontro riservato alla stampa presente in Belgio cui ha partecipato anche Automoto.it -. Max è un cliente molto esigente, e serve una persona forte per gestirlo”.
“Si comporta con lui in modo fermo ma corretto – ha aggiunto -. C’è grande rispetto tra di loro. C’è la fiducia reciproca necessaria affinché il connubio pilota-ingegnere funzioni. Max è un cannibale, e GP svolge un ottimo lavoro nel gestirlo nel corso di un weekend di gara. Molti ingegneri di pista non reggerebbero la pressione, GP sì. A volte ci sono delle scintille. Max, però, è il tipo di persona che si scalda facilmente, ma che altrettanto rapidamente si calma”. Bruciante, come le sue prestazioni in pista.