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La godibile Sprint del Gran Premio della Cina 2024 di Formula 1 ha avuto il solito vincitore, Max Verstappen. Ma quali sono i valori in campo delineati dalla gara lampo del sabato? Come sempre accade con questo format, nuovamente cambiato in corsa, la Sprint offre una prima idea delle performance delle vetture in uno stint di gara, quadro che non abbiamo potuto ovviamente vedere nell’unica sessione di prove libere, caotica con i programmi diversificati da parte degli altri team per trovare il giusto compromesso in termini di assetto su una pista sulla quale serve sia un anteriore preciso che un posteriore efficace per avere una trazione migliore.
Scattato dalla quarta posizione, Verstappen ha vissuto una prima fase interlocutoria all’inizio della gara, che ha affrontato con delle gomme usate per pochi giri nella giornata di ieri. La pioggia aveva di fatto cancellato il lavoro fatto dai piloti in termini di gommatura della pista, e il tracciato nelle prime battute era molto scivoloso, con delle differenze in termini di grip tra le parti con la colata di bitume e quelle senza. Ne sa qualcosa Lando Norris, stupito dalla partenza lampo di Lewis Hamilton e costretto a una difesa all’esterno in una parte del tracciato in cui non poteva non pattinare. Un errore di valutazione costoso per Norris, che avrebbe potuto dire la sua per il podio.
La combinazione tra la pista non gommata e un pizzico di cautela ha fatto sì che per qualche giro si alimentasse l’illusione che Verstappen fosse meno efficace, anche per un piccolo problema alla batteria poi risolto. Ma nel corso della settima tornata Max si è attivato, avvicinandosi a Fernando Alonso e passandolo. Di lì a poco sarebbe stato il turno del vecchio rivale Hamilton. Due pratiche, queste, che Max ha sbrigato senza troppi problemi, vista la differenza prestazionale abissale. Nel giro immediatamente successivo al sorpasso, Verstappen è stato più veloce di 1,5 secondi rispetto ad Hamilton, e avrebbe tenuto un ritmo simile anche successivamente.
I 13 secondi di distacco rimediati da Hamilton nell’arco di meno di dieci giri fanno capire come la Mercedes W15 sia in forte difficoltà anche in Cina. “Questa cosa non gira nelle curve lente”, ha commentato Hamilton nel corso di una gara corsa con grande slancio. È il segnale del fatto che Lewis, se presentato con gli stimoli giusti, ha ancora la forza di un tempo. Ad aiutare Hamilton nel mantenere il podio nonostante lo scarso ritmo della Mercedes è stato un altro vecchio rivale, Alonso, che ha fatto da tappo per larga parte della corsa, prima di doversi arrendere alla concorrenza.
L’Aston Martin si conferma una vettura più efficace in qualifica che in gara, anche se Alonso ha saputo sfruttare la buona trazione in uscita della AMR24 per difendersi. Fernando ha ecceduto con l’aggressività nel chiudere Carlos Sainz, e ha finito per rimediare danni e doversi ritirare. Quanto alla Ferrari, avendo passato Sainz e Charles Leclerc buona parte della corsa nel trenino alle spalle di Alonso, non è facile capire quale sia il vero ritmo della Rossa. Un’indicazione arriva dai giri di Leclerc con pista libera a fine corsa, in cui ha mantenuto un passo non troppo lontano da quello di Perez. Max, però, è un’altra cosa.
Ma in casa Ferrari è successo anche qualcos’altro di rilevante, la bagarre tra Sainz e Leclerc. Charles ha leggermente smorzato i toni nel post Sprint, ma durante la corsa si è lasciato andare a un team radio piccato per la difesa molto aggressiva del suo compagno di squadra. Sainz si è “verstappenizzato”, comportandosi come se fosse l’unico in pista e non lasciando spazio a Leclerc. Ma è stato anche molto sanguigno con Alonso. D’altronde, non solo è separato in casa, ma ha la determinazione di chi deve trovare la migliore collocazione per il prossimo anno. Sarà compito della Ferrari tenerli a bada.