Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Formula 1 ha iniziato la propria stagione 2024 con il botto, soprattutto fuori dalla pista con inchieste e indiscrezioni di mercato che si susseguono a non finire. Una tra le tante è su chi potrebbe occupare il sedile di Sergio Perez qualora il contratto, in scadenza al termine del campionato, non dovesse essere rinnovato. Tra i papabili sostituti, oltre a Carlos Sainz, rimasto senza una monoposto dato l’ingaggio di Lewis Hamilton in Scuderia Ferrari a partire dal 2025, circola il nome di Fernando Alonso, alla ricerca di nuove avvenute che possano permettere di lottare per la tanto agognata 33esima vittoria in carriera, cosa che l’attuale Aston Martin non è ancora in grado di fare, salvo grandi pacchetti di aggiornamenti nel corso della stagione.
A mettere un freno alle indiscrezioni ci ha pensato Max Verstappen, anche lui al centro della bufera della Silly Season qualora le condizioni, attualmente stabili, del caso Horner dovessero precipitare. Secondo il tre volte campione del mondo, tornato alla vittoria durante lo scorso Gran Premio del Giappone dopo il ritiro in Australia, molto difficilmente il team di Milton Keynes potrebbe mettere sotto contratto un pilota come Fernando Alonso. Infatti, fin dall’inizio dell’avventura in Formula 1, la Red Bull ha sempre puntato sui giovani talenti della propria Academy, Max Verstappen in primis, Pierre Gasly e Alexander Albon, oppure molto giovani come Sebastian Vettel. Dunque, dei talenti da far crescere fin dall’inizio nell’ottica Red Bull, totalmente l’opposto di quello che è l’asturiano, che vanta una carriera ventennale nel Circus e con due titoli mondiali vinti.
“Non mi interessa chi si siede accanto a me e l’ho detto anche alla squadra. Credo sempre in me stesso e secondo me sono davanti a tutti. Ma secondo me troverei strano ingaggiare un pilota di 42 anni” ha dichiarato Max Verstappen alla testa olandese De Limburger. “La Red Bull ha sempre avuto la tradizione di formare essa stessa i giovani piloti. La firma di Sergio Perez è stata una svolta rispetto a questa tendenza, ma qui soprattutto parliamo di un pilota di 42 anni. Con Fernando vado d’accordo, non è questo il punto. Ma guardo anche al futuro della squadra. Alla fine, spetta a loro determinare chi mettere alla guida” ha aggiunto il tre volte campione del mondo.
Infatti, l’ingaggio di Sergio Perez è stato un caso isolato. La Red Bull era alla ricerca di un sostituto per Alexander Albon, che non aveva performato a dovere nella stagione 2020, quando è stato chiamato a sostituire Pierre Gasly, anche lui rispedito a casa, più precisamente in AlphaTauri, scuderia dove Helmut Marko fa crescere i giovani talenti di Milton Keynes. Sergio Perez, invece, era rimasto senza un sedile per la stagione successiva e la vittoria conquistata in Bahrain ha convinto Christian Horner ad ingaggiarlo in attesa che un pilota dell’Academy fosse pronto alla chiamata al fianco di Max Verstappen.
Sul messicano ha passato, durante la scora stagione, un periodo difficile, dove non è mai riuscito a brillare ed inseguire l’imprendibile Max Verstappen. Al rientro in pista quest’anno, però, Perez ha ritrovato la quadra, tornando a performare come aveva fatto nel 2021, facendo spalla al compagno di squadra. Infatti, togliendo la sfortunata parentesi del Gran Premio d’Australia, il messicano è sempre salito sul podio in seconda posizione, permettendo alla Red Bull di conquistare tre doppiette su quattro gare disputate finora. Dunque, difficilmente, si può pensare, oltre ad approdo di Fernando Alonso in Red Bull, ad una sua sostituzione, ma sarà fondamentale il proseguo del campionato.