F1. Verstappen sta per divorziare da Red Bull? La lite tra il suo manager ed Helmut Marko lascia pochi dubbi, ma l'offerta di Mercedes è ancora valida?

F1. Verstappen sta per divorziare da Red Bull? La lite tra il suo manager ed Helmut Marko lascia pochi dubbi, ma l'offerta di Mercedes è ancora valida?
Pubblicità
La RB21 è capricciosa e le prospettive di miglioramento, anche per quanto il 2026, non sembrano ottimali. La lita tra Raymond Vermeulen, manager dell'olandese, ed Helmut Marko al termine del GP del Bahrain sono un indizio di divorzio tra Red Bull e Max Verstappen
14 aprile 2025

Il Max Verstappen che si è recato alle interviste al termine del Gran Premio del Bahrain, quarto appuntamento stagionale della Formula 1, è un Max Verstappen arreso, ma non afflitto. La situazione in casa Red Bull con la RB21 sembra sia già arrivata ad un punto di non ritorno, dove difficilmente entro la fine dell’anno si riuscirà a trovare una soluzione al progetto di Pierre Waché. Questo potrebbe influire negativamente sul sodalizio tra il pilota olandese e il team di Milton Keynes.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Il quadro è molto chiaro. La supremazia vista in pista nel 2023 da parte di Red Bull e Max Verstappen è un capitolo morto e sepolto della Formula 1. Con il passare delle stagioni e l’aumentare delle conoscenze dei vari team nel ciclo tecnico delle monoposto ad effetto suolo, giunto quasi alla sua fine, il team austriaco ha perso il netto vantaggio di cui ha goduto fino alla prima parte dello scorso anno. La McLaren ha recuperato tanto terreno fino ad arrivare al titolo Costruttori agguantato ad Abu Dhabi 2024 ed essere il punto di riferimento in pista da inizio mondiale ad oggi. Mercedes ha trovato la giusta chiave di lettura mettendo a punto una vettura che è in grado di lottare con costanza per podio e zona punti. Ferrari ha lottato con McLaren lo scorso anno mentre adesso sta faticando a comprendere la SF-25, ma ogni modo la strada per migliorare le prestazioni sembra essere stata individuata grazie agli aggiornamenti arrivati in Bahrain. Ma mentre tutti gli avversari hanno a loro modo progredito, la Red Bull è rimasta impantanata.

La prima vettura nata solo ed esclusivamente dalla squadra gestita da Pierre Waché sta ricalando i problemi della sua antenata. La RB21 è una vettura capricciosa, inconsistente in termini di performance e con una forbice prestazionale veramente molto ridotta. Max Verstappen può mettere una pezza in un Gran Premio o più, ma farlo per l’intera stagione è difficile. Adrian Newey anzitempo aveva avvisato di questo pericolo: basarsi solamente sulle direttive di Max, che ha uno stile di guida che predilige un anteriore estremamente puntato, renderà più complicata la gestione complessiva della monoposto in pista. Un esempio l’hanno fornito Sergio Perez lo scorso anno ma anche Liam Lawson nei primi due appuntamenti. Yuki Tsunoda sta cercando di tenere il ritmo dell’olandese, ma la RB21 testata al simulatore è totalmente diversa da quella reale in pista, dove una minima variazione, come il vento, cambia tutto il bilancio e di conseguenza la fiducia, necessaria per spingersi al limite e fare la differenza.

Verstappen l’ha fatta la differenza due settimane fa in Giappone pennellando prima una pole position sfruttando i pasticci dei due piloti McLaren, Oscar Piastri e Lando Norris, e poi vincendo la gara grazie alle caratteristiche del tracciato che gli erano favorevoli. Suzuka, proprio come Montecarlo, è una pista in cui la posizione di partenza fa il 90% del lavoro mentre in gara si è trattato solamente di gestire le gomme che, a differenza delle passate edizioni, non hanno sofferto di degrado e di conseguenza neanche il fattore strategia ha messo in crisi l’olandese. Ma su piste come quelle del Bahrain dove le numerose curve, sia nei tratti veloci che in quelli più lenti al passaggio dello snake, invitano i piloti a tentare sorpassi anche azzardati. Poi la rugosità dell’asfalto, combinato al caldo torrido di Sakhir, ha fatto sì che i pit-stop cambiassero i livelli in campo. In queste condizioni, neanche Max Verstappen è riuscito a fare la differenza sulla vettura. Un’anonima sesta posizione che più che amarezza ha lasciato nel pilota della Red Bull un senso di impotenza.

Nonostante i colloqui di qualche settimana fa nella sede di Milton Keynes, l’andamento della RB21 sembra non trovare una vera e propria linea da seguire. Gli aggiornamenti, a detta del pilota, non arriveranno in tempi brevi e non è detto che siano in grado di risolvere la situazione. A tutto questo si aggiungono altre problematiche come la gestione dei pit-stop che nel Gran Premio del Bahrain sono stati molto lenti per dei malfunzionamenti dei sensori dell’attrezzatura dei meccanici. “Praticamente è andato male tutto quello che poteva andare male, anzi poteva andare anche peggio” così ha riassunto ai nostri microfoni il quattro volte campione del mondo il weekend del Bahrain. “Non stiamo più rispettando i nostri standard e non so se riusciremo a trovare una soluzione, né a lungo né a breve termine. Abbiamo avuto una riunione qualche settimana fa, ma nulla di nuovo. A mio avviso i problemi principali sono bilancio della vettura e gestione delle gomme”.

La pazienza di Max sta per finire: ad agosto può andare via, ma Mercedes lo vuole ancora?

“Non che lo scorso anno fosse meglio, ma adesso gli avversari hanno fatto importanti passi in avanti e questo rende la nostra situazione veramente complicata ed anche strana”. Sentire pronunciare queste parole arrendevoli parte da Max Verstappen rende ben chiaro quale sia il clima all’interno della squadra. “Non sono il tipo che si lascia influenzare dalle cose positive o negative, rimango neutrale” ha aggiunto l’olandese, ma per quanto tempo ancora potrà sopportare questa situazione di impotenza difronte ad un team che non riesce a trovare una soluzione a problemi che lo attanagliano da quasi un anno e mezzo? A far capire che la pazienza sta per finire è stata anche una conversazione con toni non del tutto pacati che ha visto protagonisti Raymond Vermeulen, manager di Verstappen, ed Helmut Marko al termine della gara di Sakhir.

Raymond Vermeulen ed Helmut Marko
Raymond Vermeulen ed Helmut Marko

Ted Kravitz di Sky Sport Uk ha infatti riportato che, al termine del Gran Premio, Vermeulen è entrato nel box della Red Bull, “ne ha dette quattro ad Helmut Marko e se n’è andato furibondo”. Il motivo della lite non è chiaro ma la tensione tra i due potrebbe essere frutto del weekend deludente della squadra di Milton Keynes che ha pasticciato in ambiti in cui ha sempre fatto un lavoro egregio, come i pit-stop e le strategie. E questo non giova al loro già precario equilibrio, che si sta andando ad inclinare sempre di più soprattutto in vista del futuro. Il prossimo anno debutterà il nuovo regolamento tecnico ed anche la prima power-unit di Red Bull come motorista realizzata con Ford. La sfida è alquanto ardua e se le prime simulazioni del 2026 non dovessero essere convincenti, nulla escluderebbe una separazione tra il pilota e il team.

Max Verstappen ha firmato un contratto che lo lega alla squadra di Milton Keynes fino al 2028. Tuttavia, c’è una clausola che potrebbe liberarlo prima del termine del contratto. Infatti, secondo il Daily Mail, qualora l’olandese non si trovasse almeno nella top 3 della classifica piloti prima della pausa estiva di agosto, potrebbe esercitare questa clausola per cercare fortuna altrove. E qui entra in gioco anche un altro retroscena, questa volta a firma dei tedeschi di F1-Insider, che hanno riportato che il “clan Verstappen” sarebbe pronto a trattare con Mercedes, solamente se sarà Mercedes a fare il primo passo. Toto Wolff non ha mai fatto mistero della volontà di portare Max a Brackley, ma adesso le carte in tavola, rispetto allo scorso anno, sono cambiate.

George Russell, che sembrerebbe in piena trattativa di rinnovo con le frecce argento, ha dimostrato di essere l’uomo-squadra che la Mercedes sperava di avere dopo l’addio di Lewis Hamilton mentre Andrea Kimi Antonelli sta stupendo con la sua velocità e la curva di crescita esponenziale che sta avendo. Dunque, Toto Wolff ha una coppia di piloti che funziona e proprio Russell potrebbe presto scavalcare Verstappen (i due sono separati da soli sei punti) grazie alla sua costanza. Adesso, dunque, la palla passa solo ed esclusivamente a Red Bull. O si migliora prima della pausa estiva permettendo all’olandese di lottare seriamente per il mondiale dandogli anche rassicurazioni in vista del prossimo ciclo tecnico, oppure Vermeulen è pronto a cercargli un sedile migliore, anche in Aston Martin, dove ritroverebbe Honda ed Adrian Newey.

Pubblicità