Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il weekend che avrebbe potuto permettere a Max Verstappen di laurearsi campione del mondo per la quarta volta consecutiva inizia in salita. Solamente tre appuntamenti mancano al termine della stagione, ma le somme del titolo piloti si sarebbero potute tirare già a Las Vegas, ma la Red Bull ha commesso un errore fatale, ha rivelato Helmut Marko, che sta facendo perdere circa sei decimi al giro all’olandese, che si trova adesso difronte ad un’ardua sfida.
Dopo la rimonta di San Paolo, Max Verstappen ha in mano il primo vero e proprio match point per mandare definitivamente all’aria le speranze di Lando Norris di conquistare il titolo iridato. Il distacco di punti tra i due, nel caso di vittoria a Las Vegas da parte dell’olandese, renderebbe vano qualsiasi sforzo del rivale della McLaren che verrebbe automaticamente sconfitto, indipendentemente dal suo risultato finale. Ma adesso una piccola finestra si sta aprendo per Norris. Infatti, il consulente della Red Bull, Helmut Marko, ha confermato che il team di Milton Keynes ha sbagliato la scelta di ala posteriore per i due piloti che hanno concluso nelle ultime posizioni le prime due sessioni di libere sulla strip più famosa al mondo.
“Nel giro corto non siamo usciti con le gomme morbide. Il long run è stato buono solo in parte. Alcuni giri sono stati competitivi, ma poi le gomme posteriori sono sparite. Ci sono stati sprazzi di velocità, ma dovevamo solo trovare una certa costanza” ha esordito Helmut Marko ai giornalisti presenti a Las Vegas, tra cui GPBlog. “Abbiamo fatto tre tentativi con la gomma media. All'ultimo giro abbiamo dovuto interrompere. Credo che ci sia stata una gialla o qualcosa del genere. Ma fondamentalmente abbiamo fatto un miglioramento. Non l'abbiamo indicato sulla tabella di marcia”. La colpa di questa poca competitività è da ricercare nella configurazione di alettone portato a Las Vegas dalla Red Bull, che avrebbe fatto perdere sia a Verstappen che Perez più di mezzo secondo al giro. “Non abbiamo un'altra ala posteriore. Un'ala posteriore più piccola, come quella che vediamo sui nostri concorrenti, sarebbe sicuramente più utile”. Questo dettaglio tecnico, però, non è l’unico ad aver messo in difficoltà Verstappen nelle libere in quanto hanno girato con una minore potenza del motore, che hanno sostituito la scorsa gara ad Interlagos. “Ci sono stati sprazzi di velocità. Abbiamo bisogno di più equilibrio e più coerenza. Penso che possiamo migliorare il nostro ritmo su un giro, ma sul lungo periodo il degrado degli pneumatici è un problema al momento. L'usura degli pneumatici è un problema al momento” ha chiosato il consulente austriaco.
A confermare le problematiche anche Max Verstappen, che ha realizzato la propria migliore prestazione al termine della giornata con gomme medie, riscontrando invece difficoltà con le soft. Infatti, hanno preferito concentrarsi sulla simulazione passo gara piuttosto che sul time attack. “La pista era molto scivolosa e abbiamo faticato a far funzionare le gomme specialmente sul giro secco – ha dichiarato l’olandese a chiusura di giornata – nella simulazione gara all’inizio eravamo più competitivi, ma anche lì dobbiamo sistemare alcune cose. Il passo sul giro secco però è parecchio lontano. Qui ci sono condizioni molto particolari; fa molto freddo, ma le condizioni sono uguali per tutti, per cui dobbiamo cercare di capire cosa sbagliamo al momento. Per me è enormemente legato alle gomme, il bilanciamento non è sbagliato, però non abbiamo proprio aderenza, è come guidare sul ghiaccio”.