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Per ottenere la pole position del Gran Premio di Monaco 2023 di Formula 1, Max Verstappen ha dovuto superare l’unica piccola debolezza mostrata dalla poderosa Red Bull RB19 finora in una stagione che sta dominando. L’indizio su che cosa abbia complicato la ricerca della partenza al palo arriva proprio dal diretto interessato: “quando senti che le gomme non sono pronte non è la condizione ideale”, ha spiegato alla stampa presente nel Principato.
Con questo suggerimento in mente, vale la pena andare a ripercorrere il tentativo lanciato che alla fine è valso la pole position al campione del mondo in carica. Nei primi due settori, Verstappen, pur migliorandosi grazie a una pista in forte evoluzione rispetto a quando aveva colto il primo crono nella Q3, ha accusato uno svantaggio di oltre due decimi rispetto al poleman provvisorio Alonso. Tutto è cambiato nel terzo settore, in cui la RB19 si è “accesa”.
La monoposto della scuderia di Milton Keynes sin dalle libere si era dimostrata più efficace della AMR23 nella parte finale del tracciato. E a quel punto del giro, evidentemente, Verstappen aveva portato le sue gomme nella corretta finestra di utilizzo. La difficoltà di estrarre il meglio dagli pneumatici su un giro secco è probabilmente l’unico vero tallone d’Achille della Red Bull. E lo si è intuito più volte soprattutto nei team radio di Verstappen.
L’olandese si è spesso confrontato al sabato con il suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase, sulle modalità più efficaci per sfruttare al meglio le gomme quando contava nella Q3. Se la RB19 fosse stata diligente nel consentire ai piloti di portare gli pneumatici nella corretta finestra di utilizzo, non sarebbe emersa una certa frustrazione nelle discussioni di Verstappen con Lambiase in queste circostanze.
E così arriviamo a Montecarlo, pista il cui layout non ha fatto altro che ingigantire questo problema e su cui, di conseguenza, il cuscinetto di un paio di decimi della Red Bull in qualifica rischiava di andare a farsi benedire. Nei primi due settori del suo ultimo giro, Verstappen sembrava non in grado di impensierire Alonso. Ma è bastato quel terzo settore da favola per consentire a Max di cogliere la prima pole position in carriera a Montecarlo.