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BAKU – Dopo un mese di silenzio, tornando a rombare i motori della F.1 sul circuito cittadino di Baku con una serie di interrogativi, la maggior parte inerenti la Ferrari. Alla vigilia della gara azera, Fred Vasseur, team manager della rossa, ha incontrato i giornalisti e naturalmente la maggior parte delle domande ha riguardato la partenza del direttore sportivo Laurent Mekies, che tra l’altro è a Baku ed è arrivato proprio insieme a Vasseur. Insomma, una situazione anomala in cui un membro di livello della squadra, in partenza per un team rivale, occupa ancora un posto di rilievo nel team: “Conosco Laurent da anni – dice Vasseur – conosco il suo impegno e dedizione nel lavoro, è un ragazzo ambizioso e con una possibilità come quella offerta da Alpha Tauri, fare il team principal, non potevo certo bloccarlo o impedirgli di coronare le sue ambizioni. Sul periodo di permanenza nel team stiamo definendo alcuni dettagli, posso dire che abbiamo sempre avuto discussioni chiare, corrette e precise su quanto stava accadendo”.
Trovare un direttore sportivo non è cosa facile, d’altronde lo stesso Vasseur lo ha confermato ai media a Baku: “Non ce ne sono molti in giro, ma ricordate che perdere un paio di persone, per quanto valide, rispetto al migliaio che lavorano in Ferrari, è poca cosa. La Ferrari viene prima di tutto e quindi cercheremo i ruoli adatti fra i nostri dipendenti e nel caso vedremo cosa offre il mercato. In F.1 ci sono dei tempi e delle regole da rispettare, quindi non aspettatevi cambiamenti immediati o annunci dall’oggi al domani. E’ un processo che richiede tempo e, ripeto, il gruppo viene prima di tutto”. Si parla però di altre uscite eccellenti, Gualtieri (motorista, ndr) e Cardile (direttore tecnico) restano dove sono? “Siamo un gruppo di un migliaio di persone, lo ripeto e perdere sei o sette uomini su un totale di mille non cambia gli equilibri della squadra. Posso dire che i due citati restano dove sono”.
Un altro aspetto importante è la frustrazione di Charles Leclerc e le voci su uno stop alle trattative del rinnovo del contratto: “Charles è frustrato dopo l’Australia, che non è stato certamente il miglior week end della sua carriera – continua Vasseur – ma io considero questo molto positivo, perché vuol dire che ci tiene e che vuole fare bene il suo compito. Leclerc fa parte del progetto Ferrari, partito tanto tempo fa, fa parte delle prestazioni al volante e dei risultati del team per cui è importante in questo processo. Parlare adesso di contratto quando manca più di un anno alla scadenza, mi sembra inutile e prematuro perché abbiamo altre priorità. Per Sainz la decisione australiana di penalizzarlo dopo un giro di gara con la safety car, di fatto è stata una squalifica, una sanzione troppo pesante per quanto accaduto, ma non voglio commentare oltre questo episodio. A Baku i due piloti sono molto determinati e concentrati”.
Parlando della gara, invece, debutta il nuovo formato: prove libere di un’ora al venerdì mattino e qualifiche per la corsa di domenica al pomeriggio. Sabato mattina qualifica per la gara sprint del pomeriggio che assegna dei punti ma non influisce sullo schieramento della domenica: “E’ un format molto serrato e con una sola ora di prove libere non possiamo provare molte cose, dovendo pensare alle qualifiche della gara domenica e concentrarci su quella sprint del sabato. Difficile provare cose nuove e fare confronti tecnici, Baku inoltre è un circuito molto impegnativo coi muretti vicini e sette giorni dopo abbiamo una gara a Miami, meglio evitare rischi eccessivi”.