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Nella notte tra sabato e domenica a Orebro, in Svezia, è stata vandalizzata la tomba del pillota di Formula 1 Ronnie Peterson, morto nel settembre del 1978 dopo un tragico incidente a Monza nel corso del Gran Premio d'Italia: a riportarlo è una testata locale, Nerikes Allehanda. La lapide posta sulla tomba di Peterson è stata rovesciata, così come quelle di altre due tombe del cimitero di Almby, dove riposa Peterson.
«Si tratta di un gesto davvero vergognoso - ha dichiarato il pastore di Orebro, Brita Wennsten - veramente vile e privo di senso, oltre ad essere oltraggioso per i parenti». Tommy Peterson, il fratello di Ronnie, ha detto: «Non è stata una mossa saggia. Faremo di tutto per trovare i responsabili di questo gesto». Trattandosi di un personaggio noto, potrebbe trattarsi di una scelta non casuale da parte dei vandali.
Ronnie Peterson, classe 1944, in carriera ottenne dieci vittorie e ventisei podi. Morì a 34 anni in seguito ad un incidente nel corso del Gran Premio di Monza del 1978. Lo schianto procurò a Peterson gravi fratture ad entrambe le gambe, che furono ridotte durante un'operazione di sei ore condotta all'Ospedale Niguarda di Milano, dove Peterson fu trasportato d'urgenza. Ad essere fatale allo svedese fu un'embolia lipidica, sviluppata dopo l'intervento. Peterson si laureò vicecampione del mondo postumo a fine stagione.