F1: Valtteri Bottas compie 34 anni, ma non è mai stato così giovane

F1: Valtteri Bottas compie 34 anni, ma non è mai stato così giovane
Pubblicità
Valtteri Bottas a 34 anni sembra più giovane rispetto a quando ha debuttato in F1. E il merito è della metamorfosi che ci ha raccontato a Zandvoort
28 agosto 2023

Valtteri Bottas oggi compie 34 anni, ma non è mai stato così giovane. Ci è venuto spontaneo pensarlo, vedendolo con i baffoni e il mullet d’ordinanza a Zandvoort, in occasione di un incontro con la stampa organizzato dall’Alfa Romeo. Valtteri è un uomo libero di esprimere sé stesso, che sia attraverso post irriverenti sui social o parlando di argomenti molto delicati, come i disturbi alimentari di cui ha sofferto. Bottas è il lato scanzonato, ma non per questo superficiale di una Formula 1 in cui milita da oltre un decennio. Anni in cui è cambiato profondamente, passando dall’essere una presenza discreta al diventare mattatore di eventi come la corsa in costume cui ha partecipato in Colorado.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

“Essendo una persona competitiva – racconta - non ho potuto fare a meno di partecipare a una gara di ciclismo. Mi sono divertito molto. Il prezzo per il miglior costume era l’equivalente del proprio peso in birra. Volevo celebrare l’America e quindi ho scelto un costume ispirato ai Simpson, e ho vinto. Per il costume ho dovuto tenere conto della libertà di movimento che mi serviva per andare in salita, e vestirmi da Homer mi avrebbe costretto troppo. Del premio ho preso solo una confezione da sei birre, e il resto l’ho regalato agli altri concorrenti”.

Ma a cosa è dovuta la nascita del Valtteri 2.0? “Credo che sia dovuta a una combinazione di fattori diversi – osserva -. Non mi sarei mai immaginato di fare cose del genere durante il primo anno come rookie. Ma con il passare del tempo ti senti più a tuo agio nell’ambiente. E poi non prendo più sul serio i social media. Sono più che felice di prendermi in giro, e la gente lo adora. È divertente condividere contenuti di questo tipo. Chiaramente quando arrivo in pista ho un approccio molto più serio, che è rimasto invariato nel tempo”.

Indubbiamente anche il passaggio dalla Mercedes all’Alfa Romeo ha influito su questa trasformazione, e Bottas è il primo ad ammetterlo. “Quando cambi scuderia, cambia anche l’ambiente, con nuove persone e una cultura differente. E ovviamente c’è una pressione maggiore quando ci si trova a lottare per un titolo mondiale. Alfa è un team più piccolo rispetto al mio precedente, ma penso di aver imparato molto dalle mie esperienze passate”.

C’è una lezione imparata con l’esperienza che per Bottas è fondamentale per dare linfa alla sua carriera in F1. “Quando vengo alle gare – spiega - sono sempre pronto mentalmente e felice di ritornare a correre. Se la tua vita è composta al 100% dalla F1, diventa una routine. Ma per quanto mi riguarda disconnettermi per un po’ mi aiuta ad essere più carico per il lavoro. Credo che sia una maniera più sostenibile di vivere la propria carriera”.

Non potendo ambire al successo, Bottas in Alfa Romeo ha cambiato prospettiva: “Sicuramente molti obiettivi sono cambiati. Non è così divertente non essere più in lotta per la vittoria. Ma le nostre aspirazioni ora sono a medio termine: vogliamo riuscire a tornare sul podio. Questa è la mia motivazione oggi, vedere la luce alla fine del tunnel. E io la scorgo”.

Il presente di Alfa, però, la vede nona nel mondiale costruttori, un risultato decisamente sotto le aspettative. “Siamo consapevoli che la parte finale della stagione sarà molto combattuta, con tante scuderie dalle prestazioni simili. Dipenderà dalle piste, e dai piccoli aggiornamenti che apporteremo. Ma la concentrazione si è spostata sul 2024. Sappiamo che quest’anno non concluderemo il campionato costruttori tra i primi cinque, ma dobbiamo cercare di ottenere il miglior risultato possibile”.

Bottas non è l’unico a cambiare, ad Hinwil. La stessa Sauber a fine anno si separerà da Alfa Romeo e comincerà la metamorfosi che la trasformerà in Audi. “Sicuramente con il loro arrivo il team avrà un piglio più istituzionale, ma questo cambiamento potrebbe portarci ad ottenere grandi risultati. Non credo che debba cambiare nulla di me. Sono quello che sono. Ma con un’azienda più grande potrei doverci pensare due volte prima di pubblicare certi contenuti sui social media”. Dovrà forse rivedere la forma, ma la sostanza non cambierà certo. Perché a 34 anni, Valtteri è finalmente consapevole di chi è davvero.

Pubblicità