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La paura per il Coronavirus serpeggia anche nel paddock di Melbourne: alla vigilia dell'inizio delle attività stampa, un dipendente della McLaren e due della Haas si sono messi in quarantena volontaria e sono stati sottoposti al test del Covid-19 dopo aver mostrato sintomi compatibili con il virus. A riportarlo è Autosport, che racconta come le scuderie si stiano muovendo con la massima cautela per evitare che si possano verificare casi di contagio tra gli addetti ai lavori della F1. .
La McLaren ha diffuso una nota in cui spiega l’accaduto: «Possiamo confermare che un membro del nostro team si è messo in quarantena volontaria in hotel per precauzione, secondo le nostre linee guida, dopo aver mostrato dei sintomi simili a quelli del Coronavirus. Stiamo attendendo i risultati del test; non abbiamo delle tempistiche in merito», si legge.
I risultati del test per il Coronavirus saranno disponibili solo tra qualche ora; per questo motivo, i membri coinvolti di entrambi i team sono tornati nei propri hotel e si sono messi in quarantena volontaria fino al momento in cui si saprà se hanno contratto il Covid-19. Il resto del personale di McLaren e Haas sta per ora svolgendo la propria normale attività.
L’eventuale positività al Coronavirus dei dipendenti di McLaren e Haas potrebbe indurre l'organizzazione del Gran Premio d'Australia a misure, forse anche drastiche, per evitare contagi. Allo stato attuale delle cose, il GP di Melbourne dovrebbe essere disputato a porte aperte, ma è già arrivato il primo provvedimento cautelativo. La sessione di autografi di domani è stata annullata, e non sarà consentito ai fan di avvicinarsi ai piloti per selfie e autografi sulla Melbourne Walk.