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La settimana successiva al GP di F1 del Bahrain ha sancito l'apice di un periodo d'incertezza in quel di Maranello. La voglia di rinnovo era già stata chiara a seguito delle dimissioni di Mattia Binotto dal ruolo di Team Principal per dare quell'occasione all'ex Alfa Romeo Fred Vasseur eppure il ricambio di volti e cariche non si ferma certamente qui. Solo pochi giorni fa abbiamo appreso l'ufficialità dell'addio di David Sanchez, capo dell'aerodinamica del veicolo, ma il terremoto di novità che sta invadendo Maranello potrebbe non essersi ancora placato. Vediamo di capire che cosa sta succedendo dietro i cancelli della Scuderia del Cavallino Rampante.
Sono giunte dalla Gazzetta delle voci riguardo un dialogo che sarebbe avvenuto fra Charles Leclerc ed il Presidente della Rossa John Elkann.
Il monegasco è rimasto scosso dall'inaspettato ritiro dal GP del Bahrain mentre era in terza posizione a causa di un problema alla power unit ma i motivi che lo hanno spinto a cercare il Presidente della Ferrari, con il quale ha un rapporto diretto, sarebbero molto più profondi. I primi test al simulatore avevano inondato gli addetti ai lavori di sensazioni molto positive, subito smentite dalla difficile pista di Sakhir già durante i test pre-stagionali. In questa occasione, il pilota numero 16 aveva avuto un lungo monologo con Sanchez, il capo dell'aerodinamica Concetto Veicolo appena dimesso.
La pista ha rivelato una SF-23 in possesso di un'eccellente velocità di punta, non concretizzata in posizioni ottimali per via di un elevato deterioramento delle gomme, sia le Soft che le Hard, che si traduce in problemi complicati dalla lenta risoluzione. Inoltre, Ferrari soffre di un distacco pesantissimo dal suo diretto avversario, Red Bull, una distanza maggiore rispetto anche all'inizio campionato dello scorso anno, che si è concretizzata in un secondo posto sia di Ferrari contro Red Bull che di Leclerc contro Verstappen. Il pilota monegasco ha ritenuto preoccupanti i feedback del primo weekend di gara e al ritorno dal Bahrain ha avuto una lunga conversazione con Elkann, nella speranza di smuovere le acque e poter correggere il tiro.
L'inquietudine di Leclerc trova eco in una rivoluzione interna che sta coinvolgendo - e stravolgendo - Ferrari. Le dimissioni di Sanchez, infatti, non sono che uno dei tanti tasselli in movimento nell'organigramma Ferrari, un cambiamento che non è stato il primo della stagione ma che sicuramente non sarà nemmeno l'ultimo.
Il Cavallino Rampante aveva già iniziato il rinnovo nella pausa invernale, eliminando Mattia Binotto in nome di Fred Vasseur nei panni di nuovo Team Principal. Era poi saltate diverse teste: dopo Binotto c'è stato l'addio di Gino Rosato, seguito da Jonathan Giacobazzi. C'è stato anche il declassamento di Iñaki Rueda da Capo Strategie al muretto è stato inviato a lavorare da remoto e probabilmente potrebbe decidere anche lui di andare via da Maranello. Al suo posto, Vasseur ha posizionato il giovane Ravin Jain. é stato poi il turno di Sanchez di dare l'addio alla Rossa.
Ora, stando al Corriere potrebbe giungere la notizia delle dimissioni di Laurent Mekies, Racing Director, e di Enrico Cardile, alla guida del reparto ingegneristico.
Tutte queste "dipartite" stanno creando un vero e proprio terremoto all'interno di Ferrari. Una serie di cambiamenti è quello di cui c'è bisogno ma in questa modalità potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio. Questa sfilza così lunga e così ravvicinata a stagione iniziata (non nel migliore dei modi, si potrebbe aggiungere) porta con sè il rischio di destabilizzare il team, ancora a corto di sotituiti e di farlo apparire ancora meno allettante agli occhi delle figure vertice già presenti in F1, come è già avvenuto dopo il rifiuto del ruolo di Team Principal da parte di Christian Horner, storico Team Principal di Red Bull, e Andrea Stella, ex ingegnere di pista Ferrari di Alonso, lo seguì in McLaren e quest'anno è diventato Team Principal proprio del team di Woking.