Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Troppi incidenti in pista negli ultimi Gran Premi? Allora ti toccano le componenti vecchie. È questo il duro destino che dovrà affrontare Logan Sargeant. Il pilota della Williams in Formula 1 dopo la pausa estiva è stato protagonista di diversi errori, il più eclatante dei quali il forte impatto contro le barriere nelle qualifiche del GP del Giappone. Sbagli, questi, che sono assai costosi per un team modesto come la Williams, ma anche per lo stesso Sargeant.
Il team principal della scuderia di Grove, James Vowles, ha spiegato in un’intervista concessa ad Auto Motor und Sport che la Williams dovrà mettere in pista Sargeant senza i recenti aggiornamenti apportati alla FW45. Produrre dei nuovi componenti in luogo di quelli irreparabilmente danneggiati negli schianti di cui è stato protagonista Logan comporterebbe un costo non indifferente, a cui andrebbero aggiunti anche gli esborsi logistici per spedire le parti in questione per delle gare intercontinentali.
Oltretutto, la Williams utilizza solo due autoclavi, parti di una struttura ormai vecchia di più di vent’anni. E accelerare le tempistiche triplicherebbe il prezzo. Un problema non tanto per il budget cap, ma per lo sviluppo in ottica futura. Una scuderia come la Williams deve allocare attentamente le risorse anche per i prossimi anni, e spendere oggi vorrebbe dire sottrarre denaro alla causa del team per il 2024 e il 2025.
Sargeant si troverà così ad espiare le sue colpe in pista in una situazione di svantaggio tecnico rispetto al compagno di squadra, Alexander Albon. Il tutto in un momento molto delicato. Il sedile dell’americano, infatti, è l’unico non ancora confermato per il 2024. E la forma che ha mostrato nella seconda parte della stagione non depone a suo favore. La crescita che la Williams si attendeva non si è ancora vista, e il tempo comincia a stringere.
Vowles, però, ha voluto essere un faro in questa incertezza, spendendo parole confortanti per il suo pilota. “C’è del progresso in alcune forme – ha osservato -. Ma è chiaramente offuscato da una serie di altri problemi e incidenti che si sono verificati. Continueremo a lavorare con Logan e a investire su di lui, perché vogliamo che abbia successo nel suo percorso, che stiamo affrontando insieme. Abbiamo un programma per giovani piloti su cui continueremo a investire”.
“Solo nel momento in cui trarremo la conclusione di aver raggiunto la fine di questo percorso prenderemo una decisione. Ma non ci siamo ancora vicini”, ha concluso Vowles. Parole, queste, che ci fanno capire che con tutta probabilità la Williams attenderà la fine della stagione per scegliere se confermare Sargeant o meno. Dalle dichiarazioni di Vowles emerge anche un altro dettaglio di non poco peso in questa decisione.
Sargeant è un prodotto del vivaio della Williams, e non confermarlo dopo una sola stagione rappresenterebbe un fallimento del programma. È anche per questo che Vowles e il suo gruppo sono disposti ad attendere che l’americano mostri un colpo di reni a fine stagione, magari cogliendo quel punticino che ancora oggi gli sfugge. Se non dovesse essere così, sarebbe più difficile trovare una giustificazione per confermarlo. Certo, la F1 di oggi non è fatta per i rookie. Ma i casi di Oscar Piastri e di Liam Lawson dimostrano che si può lasciare un segno anche se le circostanze non sono esattamente ideali.
Proprio l’ipotesi delle nozze tra Lawson e la Williams appare suggestiva, anche se non di semplice realizzazione. La scuderia di Grove potrebbe non gradire un prestito di una sola stagione, durata plausibile se si considera che Sergio Perez andrà in scadenza a fine 2024, dando vita a un valzer di sedili in casa Red Bull-Alpha Tauri. E che, stando ai ben informati, Lawson avrebbe accettato un anno di panchina solo a fronte della sicurezza contrattuale di avere un sedile nel 2025. La palla, comunque, per ora resta nelle mani di Sargeant. E solo il tempo ci dirà quanto le sue speranze saranno influenzate da quei componenti rotti e non rimpiazzabili.