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“Per me, questi record sono completamente irrilevanti. Lo erano anche ai tempi in cui vincevamo noi. Non ho idea di quante gare di fila avessimo vinto all’epoca, e non sapevo nemmeno si tenesse il conto”. Max Verstappen avrà anche perfezionato un filotto di dieci successi consecutivi, ma Toto Wolff di fronte al nuovo record colto dal campione del mondo in carica a Monza ha semplicemente fatto spallucce.
“Il risultato in sé dimostra che un grande pilota su una grande macchina sta competendo a un ottimo livello”, ha concesso Wolff in un incontro con la stampa presente in pista a Monza cui ha partecipato anche Automoto.it. Però il numero uno della scuderia attualmente detentrice del primato per il maggior numero di mondiali costruttori consecutivi non vuole lodare più di tanto il lavoro del suo acerrimo rivale Chris Horner.
La domanda che serpeggia ormai da settimane nelle sale stampa delle piste su cui la F1 ha corso in Europa resta la stessa: la Red Bull riuscirà a completare una stagione perfetta? “Credo che l’unica possibilità affinché non vincano tutte le gare sia un errore da parte loro - riflette Wolff -. Quello sì che sarebbe un risultato degno di nota, la perfezione”. “Ci andammo vicini nel 2016, ma ci furono Barcellona e la rottura del motore di Lewis in Malesia”.
E i ricordi di quella lotta fratricida tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg in Spagna sette anni fa sono riaffiorati proprio a Monza, vedendo la battaglia tra quei Cavallini rampanti di Carlos Sainz e Charles Leclerc. “Il finale della gara è stato bello da seguire, anche se mi ha ricordato degli episodi del nostro passato”, ha detto Wolff con il classico sorriso sornione d’ordinanza. “In quei casi ti chiedi ‘Cosa faccio, li lascio correre? E se si buttassero fuori?’”.
“Se si fossero toccati, avrebbero perso un podio. Ma che spettacolo fantastico per i tifosi sugli spalti. È bello che la Ferrari sia salita sul podio, avrebbero meritato di più”. Ma tornando alla Mercedes, cosa manca per fare meglio? “A noi serve solo un salto in avanti come quello che hanno perfezionato McLaren e Aston Martin, un aggiornamento che non vale due decimi, ma cinque. Secondo me è possibile colmare il gap con la Red Bull. Molto spesso si pensa che in F1 ci sia la soluzione che può risolvere tutto, ma la verità è che bisogna mettere insieme i componenti per farli lavorare al meglio”.
Una cosa, comunque, è certa: Wolff non si sbilancia sulle gare future. Il motivo è presto detto: “Quest’anno bisogna andarci molto cauti con le previsioni. Potrei dire che su una pista ad alto carico saremmo subito dietro alla Red Bull, ma le scuderie dal secondo al sesto posto nel mondiale costruttori sono talmente vicine da far sì che ogni volta qualcuno faccia un salto in avanti. Ma noi stiamo ottenendo punti con entrambe le macchine con costanza, e stiamo facendo il miglior lavoro possibile tenendo conto delle limitazioni della macchina”. Lo dimostra il secondo posto nel mondiale costruttori, tutt’altro che scontato all’inizio di questa stagione.