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Bere per dimenticare di bere…
Andare in India non piace a nessuno, sarà perché la pista sorge in un posto poco raccomandabile dal punto di vista atmosferico e per il traffico. Dopo che la Superbike ha cancellato l’evento in programma e che per un anno la F.1 abbia deciso di saltare la gara, ufficialmente per il poco tempo fra l’edizione 2013 e quella del 2014, in realtà stanno uscendo news si disagi di questa corsa che fanno pensare come sia stato un errore inserirla in calendario.
Lo champagne sparisce, poi magicamente ricompare
La logistica, tanto per cominciare, è affidata a poche società che si occupano di tutto, catering e trasporti compresi e senza un “aiutino” al posto giusto, sorgono problemi a ripetizione. Tanto per citarne uno, è pure capitato che alla dogana fossero sparite 1.500 bottiglie magnum di Champagne Mumm, sponsor della F.1 e fornitore ufficiale del paddock club. Dopo opportune “verifiche”, le bottiglie sono saltate fuori e consegnate come previsto, anche se in ritardo tanto che per servire ai tavoli han dovuto comprare in loco, a caro prezzo, quanto invece era sparito in un primo tempo dall’Europa.
Altri problemi li hanno avuti alcuni giornalisti e meccanici, con un tipo di malaria endemica che non è possibile prevenire, senza dimenticare che le popolazioni sfrattate dai terreni, sono ancora alla ricerca di qualcosa da fare. Nel frattempo minacciano proteste e blocchi in occasione del GP auto e anche di quello moto, che però è stato cancellato.
E chi usa l’auto corre il rischio di vedere dei pedoni buttarsi sotto le ruote, venire accerchiati dai presunti parenti che chiedono subito il risarcimento del danno, in contanti, a scanso di altri problemi. Insomma, l’India sarà pure un mercato importante per il futuro con un potenziale di sviluppo notevole, ma con le usanze locali e i sistemi manageriali presenti, non è che stia raccogliendo consensi nel mondo dei motori.
“Il primo GP russo rischia di diventare il più alto a contenuto alcolico segnando un nuovo record, prima ancora di essere disputato…”
A Sochi, a Sochi!
Chi sta tifando per il prossimo GP di Russia è però la Mumm Champagne, per la semplice ragione che nel paddock club delle gare in cui è presente del pubblico (pagante e salato…) di etnia ex sovietica, i consumi di champagne vanno alle stelle. Tanto per fare un esempio, a Budapest, dove c’era una nutrita presenza di russi arricchiti, sono state bevute 5.000 bottiglie magnum, del costo di 1.500 euro l’una contro una media di 1000-1200 bottiglie per gran premio.
Il paddock club, il cui biglietto costa almeno 2.500 euro a testa, non conteggia lo champagne che viene pagato a parte. Per Sochi, prima gara russa in programma nel 2014, si pensa che il limite delle 5 mila bottiglie, anzi bottiglioni… possa essere superato allegramente, con aggiunta di vodka e tequila (sponsor della Sauber che, guarda caso, ha capitali russi…).
Il primo GP russo rischia di diventare il più alto a contenuto alcolico segnando un nuovo record, prima ancora di essere disputato…