F1. Sprint GP Brasile, Verstappen rischia una penalità: ecco perché

F1. Sprint GP Brasile, Verstappen rischia una penalità: ecco perché
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Max Verstappen è sotto investigazione per un'infrazione commessa sotto regime di VSC nel penultimo giro della Sprint del Gran Premio del Brasile
2 novembre 2024

Cala il sipario sulla Sprint del Gran Premio del Brasile 2024, ventunesimo appuntamento stagionale della Formula 1. A vincere è stata la McLaren che ottiene una doppietta con Lando Norris che ha tagliato il traguardo in prima posizione davanti ad Oscar Piastri dopo un ordine di scuderia. Rischia una penalità di cinque o dieci secondi il terzo classificato, Max Verstappen. Ecco cosa è successo.

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Max Verstappen è attualmente sotto investigazione per una possibile infrazione commessa sotto il regime di Virtual Safety Car, che ha neutralizzato il penultimo giro della Sprint dopo che la Haas di Nico Hulkenberg è rimasta piantata in curva 10. L’olandese potrebbe non aver rispettato il delta time obbligatorio sotto il regime di VSC in quanto ha tentato di superare affiancandosi alla monoposto di Oscar Piastri quando la Virtual era ancora vigente.

L’olandese, campione del mondo in carica, ha alzato subito il piede quando si è accorso che la VSC non era ancora rientrata e che quindi non era ancora libero di duellare con Oscar Piastri per la seconda posizione. Per questo motivo, Verstappen potrebbe non essere riuscito a tornare in tempo sotto il delta da rispettare. Da sottolineare, però, che proprio qualche istante prima il pilota della Red Bull aveva evidenziato nel corso del team radio che l’australiano stava andando eccitatamente lento per il regime di VSC, per favorire la vittoria del compagno di squadra Norris.

Se dovessero confermare l’infrazione, Verstappen potrebbe incappare in una penalità di cinque o dieci secondi perdendo così il podio. Verrebbe retrocesso dalla terza alla quarta o quinta posizione, in favore di Charles Leclerc o Carlos Sainz. Questo avrebbe un peso non da poco nella difesa della prima posizione nella classifica piloti in quanto perderebbe tre punti anziché due da Lando Norris. La differenza è minima, ma in una lotta mondiale così serrata anche il minimo punto può cambiare le carte in tavola, e basta vedere l’ordine di scuderia della McLaren.

Da Moto.it

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