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In quello che rimane indiscutibilmente il circuito più bello del mondiale è andata in scena una sfida tesa, e perfino inaspettata dopo le qualifiche, tra Vettel e Alonso. Una sfida impari però, perchè la Red Bull rimane troppo forte rispetto alla Ferrari, come ha sottolineato il tedesco ogni volta che ha voluto abbassare i suoi tempi. Onore al merito comunque al vincitore: per Vettel quindi voto 9, perchè in qualifica su pista umida ha dato un'altra prova del suo talento mancando di pochissimo la pole e in gara è stato semplicemente perfetto. Imbattibile.
Voto 9, però, anche ad Alonso, che meriterebbe il massimo dei voti se non fosse stato per l'erroraccio in qualifica. Ha ragione lo spagnolo però quando dice che il secondo posto era comunque il migliore risultato ottenibile contro la Red Bull. Piuttosto, lo spagnolo ha ancora una volta stupito per la grinta con cui si è liberato degli avversari nei primi giri: la combattività e il piede pesante sono intatti, a dispetto delle polemiche delle ultime settimane. Mastino.
E voto 9 anche ad Hamilton, che coglie una pole position che appare soprattutto merito del suo talento, ma poi in gara deve accontentarsi del 3° posto, con una Mercedes inferiore anche rispetto alla Ferrari. L'inglese comunque ha tratto ancora una volta il massimo dalla sua monoposto, piazzandosi sempre davanti al compagno di squadra. Concreto.
A proposito di seconde guide, voto 7,5 a Rosberg, che resta sì dietro a Hamilton ma si qualifica bene e in gara non è molto lontano dall'inglese, anche se non da mai l'impressione di poter andare più veloce. Per lui altri punti buoni per la classifica, ma anche la sensazione che ormai Hamilton si sia cucito addosso i galloni di caposquadra. Rassegnato.
Voto 7 a Webber, che si qualifica bene, ma parte malissimo (per colpa della frizione) e poi con la vettura che domina la gara non riesce a rimontare più di tanto. Deludente.
La gara opaca di Massa, invece, non fa nemmeno notizia: mentre a parità di macchina e di linea di schieramento il compagno di squadra rimontava con caparbietà fino al 2° posto, il brasiliano trotterellava mestamente per i boschi delle Ardenne. Il compitino (portare a casa punti) lo svolge anche, ma senza grinta, nè quel guizzo che sono indispensabili per rimontare quando si parte indietro. Peccato perchè l'auto gli avrebbe consentito ben altra gara, come ha dimostrato Alonso. Per lui quindi voto 5: così non basta.
“A deludere, comunque, è anche la Lotus, intesa come team, che costringe Raikkonen al ritiro per un problema tecnico e ad un certo punto pare dimenticarsi di Grosjean, abbandonandolo in pista con le gomme ormai finite”
A deludere, comunque, è anche la Lotus, intesa come team, che costringe Raikkonen al ritiro per un problema tecnico e ad un certo punto pare dimenticarsi di Grosjean, abbandonandolo in pista con le gomme ormai finite: per Raikkonen comunque voto 7 per la combattività dimostrata in alcuni sorpassi, mentre per il francese voto 6,5; per entrambi, in ogni caso, una gara abbastanza incolore e qualifiche poco brillanti.
Voto 8 invece a Button, che in qualifica molla una bella scoppola al compagno di squadra Perez e in gara, grazie alla strategia ma anche alla sua capacità di gestire le gomme, lotta a lungo con i migliori. L'inglese meriterebbe davvero un'auto più competitiva, cosa che non si può dire di Perez, che si becca una penalità per avere quasi buttato fuori pista - senza motivo - a 300 km/h Grosjean: ormai il messicano dovrebbe avere abbastanza esperienza per non commettere certi errori, ma continua con i suoi eccessi. Incorreggibile.
Un discorso, questo, che vale a maggior ragione per Maldonado, che butta fuori Di Resta in una manovra kamikaze per entrare ai box: per lui voto 3, e il dubbio che non abbia proprio la testa per stare il F1. Peccato per lo scozzese (voto 7) che si era qualificato molto bene, anche se poi - prima del ritiro - come spesso gli accade in gara era gradualmente sprofondato nell'anonimato, facendosi raggiungere dal compagno di squadra Sutil (voto 7 anche per lui), che porta a casa due punticini.
Voto 6 infine per Ricciardo, che chiude decimo una gara in cui nessuno, forse nemmeno al suo box, si è accorto di lui. L'anno prossimo con la Red Bull dovrà fare far vedere ben altro.