F1 sospesa? Ecco Phoenix '90: qualifiche e gara del 1° grande GP di Alesi e Pirelli, ma vince Senna

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Alla ricorrenza del trentennale il primo GP F1 1990, in America. Vince Senna con la McLaren Marlboro ma a mettersi in luce con una guida arrembante è il ragazzo francese preso da Ken Tyrrel, grazie alle gomme italiane. Anche due auto nelle prime file erano italiane e non Ferrari (ritirate, sia Prost sia Mansell)
15 marzo 2020

Cosa accadde trenta anni fa in F1? Oggi che i motori ibridi sono spenti per il maledetto Coronavirus e la ancor più maledetta pandemia, quella che ci priverà di tante gare 2020, riviviamo la prima della stagione 1990. Si correva l’11 marzo sullo stradale di Phoenix, il GP di apertura e riservò non poche soprese. Gli over 40 lo ricordano tutti bene quel GP d'America, perché loro da ragazzini la F1 la seguivano facilmente con le dirette free e, volendo, i commenti di riviste o rubriche TV specializzate, in settimana. Non l’esubero di social e contenuti spinti in tutti sensi dagli sponsor odierni, h24, ma poche parole che lasciano il segno e, almeno chi scrive, riesce persino a rivedere o risentire precisamente nel 2020 (quelle dette dal buon Poltronieri, o scritte da mani che la sapevano molto lunga, rispetto alla media di chi era seduto in casa).

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Tanti piloti e tanta Italia

Al tempo, per disputarsi un posto in griglia occorreva fare anche le prequalifiche. Tanta gente iscritta. Certo meno “qualificata” e professionale di oggi forse, ma hai voglia a conoscere piloti italiani scorrendo i tempi. Su quel pistino di manco 3,8 Km hanno provato prima i “poveri” della F1 per capire chi facesse le qualifiche e partiva. Era rimasto escluso un certo Gabriele Tarquini sulla AGS. Le prove cronometrare per la griglia, falsate dalla pioggia del sabato, vedono emergere nomi spesso messi dietro dagli assi del volante con le macchine top, quindi incredibile spazio nelle prime file per due monoposto di squadre italiane, entrambe non Ferrari, gommate dalle Pirelli che cominciavano a essere meglio delle Goodyear in certi momenti: la Minardi di Martini in prima fila, con la Scuderia Italia in seconda fila, guidata da De Cesaris. La pole resta però nelle mani di una McLaren, quella del teorico erede di Lauda, se non ci fosse stato Senna... L'austriaco Gerhard Berger. Appunto, Senna? Incredibilmente solo sesto davanti alla Ferrari di Alain Prost. Per la cronaca, in griglia di italiano trovavamo sia piloti come Riccardo Patrese sulla Williams, Nicola Larini su Ligier, Paolo Barilla su Minardi, Michele Alboreto con la Arrows, Alessandro Nannini con la Benetton, Ivan Capelli con la Leyton House e Gianni Morbidelli con la Scuderia Italia. Ma anche motori tricolori e non Ferrari: come quel V12 3.5 Lamborghini montato nella Larrousse e, udite udite giovani, che vedete nel SUV Urus la sportività che non potete trovare in quelli di marchio tedesco: la Lotus (senza Colin Chapman, ovviamente).

Pirelli da paura e Rosse KO: vince Ayrton

Il primo GP F1 della stagione mette in luce, anche se già si era fatto notare in precedenza, il giovane francese scoperto da Ken Tyrrel (“scoperto” alla sua maniera, la più logica del mondo) Alesi. Era da pazzi vedere la monoposto bianco blu che viaggiava spedita davanti a tutte le altre. La guardavi e pensavi: tempo pochi giri e, o sbaglia o finisce le gomme. Nel frattempo dietro ci sono le dovute rimonte dei big attardati in qualifica dalla pioggia e un’uscita momentanea di pista per Berger, cui comunque a fine di una lunga gara (quasi due ore) andrà riconosciuto il best lap time.

La gente che da lontano non è conscia di cosa possano o non possano fare quelle benedette gomme italiane teoricamente inferiori alle blasonate Goodyear, usate dai maggiori team, almeno in gara, si stupisce. Nel vedere decine di giri con Alesi che viaggia alla grande, con quella monoposto (Tyrrel 019) ancora capace di resistere, per modo di dire, agli attacchi impressionanti ma sotto il casco molto ben misurati del grande Ayrton Senna. Ci sono voluti 35 giri, prima che la McLaren si mettese davanti. Al muretto tanto i giapponesi che davano i motori alla McLaren, quanto il vecchio Tyrrel, se la ridono mentre Alesi prova a impressionare anche Senna restandogli affiancato per un paio di curve.

Ovviamente a quel punto per la vittoria il discorso è chiuso. Un altro brasiliano, meno giovane di Senna ma ancora capace e scaltro abbastanza per tentare di vincere un GP F1, voleva finire sul podio: Piquet, al tempo debuttante nei vistosi colori della Benetton. Alla fine però deve cedere il gradino più basso a un altro smaliziato del volante, con monoposto ben messa: il belga Thierry Boutsen, sulla Williams. Le Ferrari? Quel giorno poca soddisfazione, con Prost ritirato dopo una discreta rimonta e Mansell che, come suo solito riesce a destare più attenzioni del compagno, ritirandosi a motore in fiamme mentre la sua rossa era in piena velocità sul dritto.

GP USA F1 1990 – Classifica generale

Pos        No         Naz / Pilota                              Team            Giri         Tempo

1             27          Brasile Ayrton Senna       McLaren - Honda             72          1:52:32.829   

2             4             Francia Jean Alesi            Tyrrell - Ford      72          +8.685 

3             5             Belgio Thierry Boutsen   Williams - Renault           72          +54.080           

4             20          Brasile Nelson Piquet      Benetton - Ford 72          +1:08.358       

5             8             Italia Stefano Modena    Brabham - Judd 72          +1:09.503   

6             3             Giappone Satoru Nakajima          Tyrrell - Ford      71       

7             23          Italia Pierluigi Martini     Minardi - Ford    71       

8             29          Francia Éric Bernard        Larrousse - Lamborghini               71       

9             6             Italia Riccardo Patrese   Williams - Renault           71      

10          9             Italia Michele Alboreto   Arrows - Ford     70          

11          19          Italia Alessandro Nannini              Benetton - Ford 70      

12          10          Germania Bernd Schneider           Arrows - Ford     70        

13          33          Brasile Roberto Moreno               EuroBrun - Judd 67

14          15          Brasile Maurício Gugelmin           Leyton House - Judd        66      

Ritirato 24          Italia Paolo Barilla           Minardi - Ford    

Ritirato 30          Giappone Aguri Suzuki    Larrousse - Lamborghini                        

Ritirato 2             Regno Unito Nigel Mansell          Ferrari   

Ritirato 28          Austria Gerhard Berger   McLaren - Honda                        

Ritirato 7             Svizzera Gregor Foitek    Brabham - Judd 39       

Ritirato 14          Francia Olivier Grouillard              Osella - Ford       39                    

Ritirato 22          Italia Andrea De Cesaris Scuderia Italia - Ford       25                   

Ritirato 1             Francia Alain Prost           Ferrari   21                      

Ritirato 16          Italia Ivan Capelli             Leyton House - Judd        20                        

Ritirato 11          Regno Unito Derek Warwick       Lotus - Lamborghini        6                     

Ritirato 25          Italia Nicola Larini           Ligier - Ford        4                     

Ritirato 12          Regno Unito Martin Donnelly      Lotus - Lamborghini                 

Squalificato[1]   26          Francia Philippe Alliot     Ligier - Ford                                               

NQ         35          Svezia Stefan Johansson               Onyx - Ford                                                

NQ         21          Italia Gianni Morbidelli   Scuderia Italia - Ford                                             

NQ         36          Finlandia Jyrki Järvilehto               Onyx - Ford                                            

NPQ       17          Italia Gabriele Tarquini   AGS - Ford                                              

NPQ       18          Francia Yannick Dalmas  AGS - Ford                                              

NPQ       34          Italia Claudio Langes       EuroBrun - Judd                           

NPQ       39          Australia Gary Brabham Life                                          

NPQ       31          Belgio Bertrand Gachot  Coloni - Subaru

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Fonte immagini: Tweet F1 in the 1990s

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