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La stagione 2020 di Formula 1 potrebbe cominciare ad inizio luglio a porte chiuse: lo rivela il responsabile motorsport della categoria, Ross Brawn. Il nodo maggiore per capire da dove partire è quello degli spostamenti. «Ovviamente i viaggi per i team e le altre parti coinvolte saranno uno dei problemi maggiori - spiega Brawn a Sky Sports F1 -. Si potrebbe sostenere che, una volta arrivati lì, potremmo essere abbbastanza isolati. Dal nostro punto di vista, probabilmente un inizio in Europa sarebbe fattibile, anche a porte chiuse. Potremmo avere un ambiente assai circoscritto, in cui le scuderie arrivano con dei charter, li portiamo in circuito e ci assicuriamo che tutti vengano sottoposti ai test e risultino negativi. In questo modo non ci sarebbero rischi per nessuno e potremmo correre senza spettatori. Non è il massimo, ma è sempre meglio di non gareggiare del tutto».
Brawn ritiene che il mondiale di Formula 1 possa essere uno strumento per distrarsi per chi è costretto a casa: «Penso che dobbiamo ricordarci che ci sono milioni di persone che seguono lo sport sedute a casa. Molti di loro sono in isolamento, e riuscire a correre e intrattenere le persone sarebbe una cosa assai positiva nella crisi che stiamo vivendo; ma non possiamo mettere a rischio nessuno. Stiamo ragionando sulla struttura organizzativa che ci consentirebbe di partire il prima possibile, ma anche di continuare». Tradotto, è inutile iniziare con una corsa, per poi fermarsi per altro tempo.
In molti si stanno chiedendo come mai la F1 non abbia ancora presentato un piano chiaro per il 2020. «Abbiamo pensato fosse meglio aspettare che la situazione si stabilizzi prima di presentare il calendario», la risposta in merito di Brawn. Quanto al limite massimo per cominciare, Brawn spiega: «Potremmo disputare otto gare se iniziassimo ad ottobre, quindi è quello il punto di non ritorno. Ma d'altro canto c'è sempre la possibilità di continuare il prossimo anno. Possiamo finire la stagione a gennaio? Ci sono una serie di complicazioni, come potete immaginare».
L'obiettivo di Liberty Media è piuttosto ambizioso. «Se fossimo in grado di cominciare all'inizio di luglio, potremmo disputare una stagione di 19 gare, con tre corse di fila e un weekend libero, e così via. Abbiamo analizzato la logistica, e crediamo di poter organizzare una stagione da 18/19 gare cominciando a luglio». Chiaramente, la fattibilità di un GP organizzato in tempi brevi varia a seconda delle circostanze. Brawn spiega che nel caso di circuiti permanenti, una corsa a porte chiuse è organizzabile in un mese. Diverso è il discorso per le piste cittadine come Singapore e Baku, per cui è necessario tenere conto dei tempi di allestimento. Per altre gare, come ad esempio la Cina, Brawn ipotizza un weekend di corsa da due giorni, per ammortizzare la lunga trasferta. Staremo a vedere.