F1. Sergio Perez, Yuki Tsunoda e non solo: la situazione piloti per il 2025 in Red Bull

F1. Sergio Perez, Yuki Tsunoda e non solo: la situazione piloti per il 2025 in Red Bull
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Quali saranno le coppie di piloti della Red Bull e della RB per la stagione 2025 di Formula 1? Per ora Max Verstappen è l'unica certezza, anche se qualcosa si sta muovendo
28 maggio 2024

Max Verstappen è l’unica certezza per la stagione 2025 di Formula 1 sui quattro sedili dei due team sotto l’egida della Red Bull nella massima categoria del motorsport. Se in casa RB Yuki Tsunoda si sta dimostrando molto più efficace di Daniel Ricciardo, che partiva come indiziato numero uno per il sedile in Red Bull il prossimo anno, resta ancora da definire la situazione di Sergio Perez, alla ricerca di un rinnovo contrattuale che secondo la stampa inglese arriverà nonostante le difficoltà negli ultimi GP.

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Perez è stato protagonista di un fine settimana da incubo a Montecarlo. I danni milionari alla sua RB20 dovuti all’incidente al via del Gran Premio sono stati causati dalla manovra da kamikaze di Kevin Magnussen, ma la verità è che Perez non avrebbe mai dovuto ritrovarsi a partire nelle retrovie con una macchina come la RB20.Questo weekend è stato brutale per lui – ha ammesso il team principal della Red Bull, Christian Horner, ai media presenti a Montecarlo -. Ovviamente dobbiamo fare in modo di cogliere punti con entrambe le auto, perché non possiamo sottovalutare la concorrenza della Ferrari e della McLaren in entrambi i campionati”.

La tegola di Montecarlo si è abbattuta sul capo di Perez poche ore dopo delle dichiarazioni al miele da parte di Horner. “Credo che abbia corso molto bene finora quest’anno, guardando alle performance su circuiti dalla natura diversa”, aveva osservato durante la conferenza stampa dedicata ai team representative. Resterebbe comunque lui l’indiziato numero uno per il sedile, nonostante la presenza sul mercato di un pilota come Carlos Sainz. Che, verebbe da pensare, abbia ambizioni troppo grandi per poter giocare il ruolo del gregario come desidererebbe la Red Bull.

Quanto alla possibile promozione di un pilota dalla RB alla Red Bull, Horner ha spiegato: “Sono tutti piloti di Red Bull, e siamo solo all’ottava gara stagionale, per cui c’è molto tempo per decidere”. Ma Tsunoda, pur con i suoi progressi, non sembra essere nei radar della Red Bull. Quanto a Daniel Ricciardo, il suo disastroso avvio di stagione non può che metterlo in una posizione scomoda in RB, con Liam Lawson che scalpita per avere un posto da titolare dopo la convincente prestazione da riserva di lusso lo scorso anno.

Peter Bayer, il CEO della RB, si dice soddisfatto della coppia attuale. “Siamo molto contenti di entrambi i nostri piloti. Onestamente, non perdiamo tempo con i se e con i ma. Abbiamo una line-up molto forte e un ottimo pilota di riserva, oltre a grandi talenti in F2 e in F3. Ora ci stiamo focalizzando sulle prestazioni, e molto di più sull’Aston Martin che ci sta davanti che sui piloti”. Quanto a Lawson, “Liam è un membro prezioso della nostra scuderia. È con noi ogni weekend, e sta lavorando molto al simulatore”.

Bayer sembra molto impressionato dalla crescita di Tsunoda. “Credo che Yuki abbia compiuto un notevole passo in avanti. Non parlo solo della preparazione fisica, ma anche della sua prontezza mentale nel fare il meglio in pista. Tanto per fare un esempio, ha capito che ogni volta che imprecava via radio perdeva un decimo, e si è regolato di conseguenza. Ha un approccio estremamente professionale nel dare dei riscontri agli ingegneri. Vorrei rimanesse anche il prossimo anno”.

“Decideremo a tempo debito”, ha dichiarato Horner a chi gli chiedeva delucidazioni sul compagno di Max Verstappen per il 2025. Vero è che Perez, per quanto visto nelle ultime gare, non è il secondo pilota che serve alla Red Bull in una potenziale lotta a tre per il mondiale costruttori con Ferrari e McLaren, che a differenza della scuderia di Milton Keynes hanno delle coppie solide di talenti. Vero è che la scelta di confermare Perez avrebbe benefici economici e commerciali. Ma vale davvero la pena sacrificare l’aspetto sportivo?

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