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Il silenzio è stato definitivamente rotto. Qualche settimana fa la Red Bull ha annunciato il licenziamento con effetto immediato di Sergio Perez. Con questa decisione, il messicano ha detto addio al team di Milton Keynes dopo quattro anni insieme, ma soprattutto ha appeso al chiodo, almeno per il momento, il casco in quanto, a mercato piloti finito, non ha trovato alcun sedile per la prossima stagione di Formula 1.
Al termine dell’annata 2024, segnata molto negativamente in termini di prestazioni, Sergio Perez ha dovuto fare i conti con una triste realtà. Il suo distacco dal compagno di squadra Max Verstappen, che si è laureato per la quarta volta di fila campione del mondo, ha decretato la scelta finale della Red Bull che ha dovuto rescindere il contratto biennale, firmato solamente qualche mese prima. Le complicazioni affontate dal messicano hanno inciso anche nella performance generale della squadra di Milton Keynes che, complici le difficoltà della RB20, non è riuscita a difendere il titolo Costruttori a fronte di una progressiva crescita di McLaren e Ferrari.
Dunque, inevitabile la decisione di Christian Horner di voltare pagina per il 2025 promuovendo il giovane talento Liam Lawson, membro del programma giovani della Red Bull e cha disputato, tra il 2023 e il 2024, undici Gran Premi in Visa Cash App RB. Se il sedile del messicano subito è stato occupato, impossibile, invece, per Sergio Perez trovare una soluzione in vista della prossima stagione quasi alle porte. Con il mercato piloti chiuso e tutti i posti già assegnati da tempo e l’ingaggio di Isack Hadjair per il team faentino, il numero #11 ha dovuto accettare il fatto di essere fuori dalla Formula 1 dopo quattordici lunghi anni. Tuttavia, la sua carriera non si può ancora definire completamente conclusa. “Nei prossimi sei mesi prenderò una decisione per il prossimo passo – ha dichiarato Perez alla conferenza dedicata agli studenti delle scuole della città di León in occasione dell'inaugurazione della Fiera Statale - È troppo presto per dire se ho intenzione di tornare in Formula 1. È successo tutto così in fretta alla fine della scorsa stagione, non mi aspettavo di lasciare la squadra”.
In effetti, quella di Perez è stata un’uscita di scena tanto prospettata quanto incerta fino all’ultimo. Il suo addio alla Red Bull era già nell’aria ancor prima che il 2024 avesse inizio ma le promettenti prestazioni di inizio anno hanno comunque convinto Horner a dargli una chance, non solo per il proseguo dell’anno, ma anche in ottica futura. Infatti, in occasione del Gran Premio di Monaco, la squadra di Milton Keynes aveva annunciato il rinnovo biennale, con opzione di rescissione al termine del 2025, del messicano. Tuttavia, l’andamento generale dell’annata nel trentaquattrenne non ha soddisfatto le aspettative su di lui riposte, tanto che già prima della pausa estiva si parlava di un cambio di sedile tra lui e Ricciardo, richiamando Lawson in Formula 1; ma alla fine a fare le scarpe ad entrambi è stato proprio il neozelandese che farà squadra con Max Verstappen dai test prestagionali di fine febbraio.
Ad ogni modo, con queste tempistiche, Perez non ha potuto far altro che raccogliere tutte le sue cose e tornare in Messico. “La mia priorità è divertirmi, fare cose che non ho mai fatto prima, stare con la mia famiglia – ha proseguito - La mia motivazione più grande ora è guidare i miei figli sulla strada giusta ed essere più presente nelle loro vite. Sono molto emozionato all’idea di stare con la mia famiglia, perché in F1 si pensa solo a essere un pilota migliore, a prepararsi meglio, non si ha tempo per altro”. Ma non è ancora detta l'ultima parola. “L’importante è che non mi sono mai arreso. Ogni volta che è successo qualcosa di difficile nella mia carriera, sono arrivate cose migliori, e questo è stato perché non mi sono mai arreso”.
Una chance di tornare in Formula 1 per lui c’è ancora e dipenderà tutto da quelle che saranno le primissime mosse di General Motors che diventerà l’undicesimo team nel 2026. Per loro potrebbe essere di vitale importanza ingaggiare un pilota di grande esperienza per portare avanti il progetto sia nella gestione che nello sviluppo della prima monoposto, che sarà motorizzata Ferrari; e dunque chi meglio di Sergio Perez per ricoprire il ruolo di Cicerone? Da sottolineare anche che General Motors aveva proposto un sedile anche a Daniel Ricciardo che ha declinato l’offerta per lasciarsi definitivamente alle spalle il Circus.
Ma se non dovesse essere General Motors e dunque la Formula 1, Sergio Perez potrebbe continuare la sua carriera nel motorsport cambiando categoria, come tanti altri piloti hanno fatto prima di lui. C’è chi ha scelto il WEC come Antonio Giovinazzi e Kevin Magnussen, e che preferisce la sfida della sostenibilità con la Formula E. La categoria completamente ha, infatti, accolto tra le sue fila Nyck De Vries, Sebastien Buemi, Lucas Di Grassi, Jean Eric-Vergne e Pascal Wehrlein, giusto per citarne alcuni. Inoltre, la Formula E ha confermato anche quest’anno con l’E-Prix di Città del Messico 2025, che si disputato lo scorso sabato, di essere uno sport molto amato e seguito dai messicani.
Presente alla cerimonia di premiazione del podio di quest’anno anche il padre di Sergio Perez, Antonio Perez Garibay, che ha dato un grande inzio su quello che potrebbe essere il futuro di Checo. “La versione migliore di Checo Perez deve ancora arrivare. Tutti saranno molto felici e orgogliosi. Quello che Checo Perez ha fatto fino ad ora è stato questo. Quello che verrà sarà storico, ve lo assicuro. Ci sono cose molto grandi in arrivo per lui” ha dichiarato a SoyMotor. “Non mi aspettavo la Formula E, ma è possibile che Checo corra qui. Ovviamente non sarebbe un problema. La Formula E esiste ormai da 11 anni. È ancora abbastanza nuova. Oggi è la seconda classe al mondo ed entro cinque anni sarà la prima. Ecco perché sono qui, per vedere cosa succederà” ha aggiunto a Estadio Deportes.