Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Quando Mick Schumacher sorride, ricorda moltissimo papà Michael. Pur non essendoci una somiglianza fisica lampante, c'è qualcosa nei gesti, nel modo di porsi di Mick che riconduce immediatamente, come una scarica di elettricità, a pensare al Kaiser. Capita spesso tra padre e figlio, specie quando gli eredi crescono: pur sviluppando una propria personalità, portano con sé una parte del genitore, pronta ad affiorare in un manierismo, in un'espressione del viso. E l'impatto, per i fan di Schumi, è inevitabilmente forte. È così anche per Sebastian Vettel, che, nell'ultima puntata del podcast ufficiale della F1, Beyond the Grid, ha spiegato: «Quando vedo Mick vedo Michael. Per le sue maniere, il modo in cui parla, la passione».
Sono inevitabilmente sensazioni dolci, ma nel contempo amare, quelle che si provano a riconoscere in Mick quello che ha di papà Michael. Perché l'assenza di Schumi, sulle cui condizioni permane il più assoluto riserbo per volere della famiglia, è più forte di tante presenze. Specie per chi ha vissuto l'epopea di Michael alla Ferrari. E non deve essere per nulla facile per Mick coniugare le proprie ambizioni con il desiderio, da un lato, di rendere orgoglioso papà Michael portando avanti la tradizione, e, dall'altro, di imporsi per il pilota che è, senza essere continuamente paragonato al padre, anche in modo benevolo.
E Vettel riconosce che Mick sta vivendo una realtà complessa: «La situazione attuale è molto difficile per lui, ma ritengo che la stia affrontando in modo molto maturo. Un atteggiamento che non ci si aspetterebbe da un ragazzo di poco più di vent'anni». La disposizione mentale di chi ha dovuto navigare da giovanissimo una situazione tutt'altro che semplice, inseguendo nel contempo le proprie ambizioni. E ne è passata di acqua sotto i ponti da quando, per motivi di privacy, correva con il cognome di mamma Corinna, Betsch. Ora Mick è pronto a fare i conti con il proprio cognome e a vivere un futuro tutto da scrivere. Davanti agli occhi di chi, come Vettel, lo guarda con l'affetto di chi provava, e prova tuttora, tanta ammirazione per Michael.