F1, Sebastian Vettel alla prima con i colori di Aston Martin: «Corro per vincere»

F1, Sebastian Vettel alla prima con i colori di Aston Martin: «Corro per vincere»
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Sebastian Vettel parla per la prima volta vestito dei colori di Aston Martin. E l'entusiasmo è palpabile
3 marzo 2021

«È un nuovo inizio, comincia un altro capitolo sia per me che per il team. Ci sono molte cose che ci accomunano, secondo me. C’è tanta determinazione, penso che il progetto sia ambizioso. Ed è davvero speciale essere parte di tutto questo sin dall’inizio. Non vedo l’ora di affrontare questa sfida, di portare per la prima volta questa splendida macchina verde in pista». Sebastian Vettel sorride, prima con gli occhi che con la bocca, parlando della sua nuova avventura con Aston Martin. Ed è impossibile non riconoscere in quell’espressione il Sebastian sfrontato, giovanissimo dell’epoca vincente con la Red Bull. Sempre pronto alla battuta, con il fare da monello.

Ma ne è passata di acqua sotto i ponti, da allora. Sebastian, da ragazzo, è diventato uomo. È rimasto provato dall’amore devastante per la Ferrari, talmente grande da distruggerlo una volta diventato impossibile per lui raggiungere quel titolo mondiale con la Rossa che sognava da bambino. Quando Michael Schumacher diventò il suo «eroe», per restarlo per sempre. Ma prima della Ferrari, prima di tutto, ci sono le sensazioni che il piccolo Seb, a cinque anni, provò ad Hockenheim. «Andammo solo per le libere. Pioveva talmente tanto che le macchine non volevano uscire. Finalmente entrarono in pista, e le sentii ruggire dalla foresta». Bastarono le vibrazioni che le macchine imprimevano all’asfalto per conquistarlo.

Ed è proprio questa passione per le corse ad essere stata annichilita dall’altro grande amore di Sebastian, quello per la Ferrari. Ma ora, vestito in racing green, sembra aver recuperato la fascinazione per quel mondo che era diventato così indigesto. Lo si capisce da come racconta la sua esperienza di bambino, la sua voglia di essere il più veloce. Di trasformare quei «sogni che si manifestano di notte, ma non di giorno» in qualcosa di concreto. E Sebastian, nella sua carriera, è riuscito a rendere la sua realtà della stessa materia dei desideri che aveva da piccolo. «Ancora adesso è speciale essere in F1, anche se ci si abitua negli anni. Ma la sfida rimane la stessa».

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Una sfida che Sebastian sembra affrontare con un entusiasmo da ragazzino, così simile a com’era una volta, ma diverso. Più riflessivo, meno sfrontato. Differente, ma non necessariamente peggiore. Anzi. E la determinazione è evidente dalle sue parole. «Se non volessi ancora vincere non sarei qui. Corro per vincere», riflette Vettel, che ricorda però che questo al momento è un obiettivo «ambizioso». Per ora Aston Martin dovrà battersi a centro classifica, ma l'exploit di Perez a Sakhir lo scorso anno ha dimostrato che con un po' di caos tutto è possibile. 

Sebastian, in ogni caso, ha raccolto pazientemente i cocci della sua reputazione e ha dato loro nuova forma, trovando il coraggio di mettersi nuovamente in gioco, in una realtà che sembra trovare in lui il proprio cuore pulsante. Esattamente la condizione in cui riesce a fare meglio. Un team che ha scelto perché è «sempre stato competitivo con risorse limitate, e c'è una bella atmosfera. Se continuiamo a condividere la stessa passione, potremo fare bene. Per me è un onore fare parte di un brand iconico». Una volta lasciato alle spalle il primo giorno di scuola, sarà tempo per far parlare i risultati in pista. A cominciare dai test pre-stagionali di settimana prossima. E allora sarà davvero un nuovo inizio. 

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