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“Nel corso della sua carriera ha provato il suo valore con i risultati che ha raggiunto. Il modo in cui guida mi ha impressionato, ma ancora di più – come gli ho detto – la sua capacità di migliorarsi nel corso della stagione. Lo sta facendo quest’anno in F2. L’inizio non è stato semplice, ma è in grado di non perdere la concentrazione sugli obiettivi che vuole raggiungere. Ha mostrato dei progressi ed è ciò che conta di più per me”: così Mattia Binotto spiega la scelta di Gabriel Bortoleto per il secondo sedile nella Sauber futura Audi per la stagione 2025 di Formula 1.
“Credo che sia non solo un pilota fantastico e dal grande potenziale, ma anche una grande persona. E questo è molto importante per il nostro progetto”, ha spiegato in una conferenza stampa organizzata dalla scuderia nel suo quartier generale a Hinwil, come riportato dal sito ufficiale della F1. Il ruolo di Fernando Alonso, la cui società di management segue Bortoleto da tempo, è stato secondario. “Conosco bene Fernando per le mie esperienze pregresse. Ma non ha mai influenzato il processo decisionale, cercando di convincermi. Quello che mi ha persuaso è stato Gabriel, nient’altro. Con Fernando ho parlato una volta, ma non più di tanto”.
Può invece avere influito sulla decisione la performance convincente offerta da rookie subentrati in corsa come Ollie Bearman e Franco Colapinto? “Stanno facendo tutti bene, ed è una buona notizia per la F1. Ma non stavo aspettando di vedere come si comportassero loro per prendere una decisione. Ho seguito la carriera di Gabriel, chiaramente in maniera ancora più attenta nelle ultime settimane. L’ho visto correre bene, e sono rimasto impressionato dalla velocità e dal suo potenziale. Guardandomi intorno, credo che sia uno dei piloti di maggior talento tra i rookie, e per Audi non c’erano dubbi, volevamo lui”.
Una volta deciso di puntare sul giovane brasiliano, restava un dubbio da sciogliere per Binotto e il resto del top management del progetto Audi. “Ci chiedevamo se fosse il caso di sceglierlo direttamente per il 2025 o di dargli invece il tempo di crescere, posticipando al 2026, ma alla fine abbiamo scelto la prima opzione. Forse vedere piloti giovani fare bene in F1 mi ha dato fiducia nel fatto che Gabriel possa fare molto bene sin dall’inizio”.
La scelta di Bortoleto chiude le porte della Formula 1 a Valtteri Bottas, che chiuderà la sua pluriennale esperienza con la Sauber a fine anno. “Con Valtteri vado molto d’accordo, sin da quando ho cominciato questa nuova avventura a settembre. Stiamo costruendo un grande rapporto, basato sulla fiducia reciproca e la comunicazione. Abbiamo discusso diverse volte del percorso, della sua durata e delle difficoltà che affronteremo la prossima stagione”. Parole di stima, quelle di Binotto, che fanno il paio con quelle che Bottas ha speso più volte nei suoi confronti.
“Sappiamo che il prossimo campionato sarà difficile per il nostro team, anche per la transizione verso la trasformazione in Audi. E sono giunto alla conclusione che fosse opportuno avere un pilota giovane con noi”, riflette Binotto. Tornando a Bottas, “diciamo che avevamo una comprensione reciproca delle necessità. E voglio sottolineare che Bottas è stato un forte candidato per il sedile. So che è molto veloce, e in forma. Conosce il team, ed è molto apprezzato nel paddock. Non è stato semplice prendere una decisione, ma a un certo punto diventa necessario. E lo abbiamo fatto”. E così con Bortoleto il Brasile tornerà sullo schieramento della F1.