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Il 2023 di Carlos Sainz inizia ufficialmente oggi, con la prima sgambata in pista a Fiorano. Il pilota della Ferrari sarà impegnato al volante della SF21, la monoposto che la scuderia di Maranello ha impiegato nella stagione 2021. Sainz rileva la SF21 da Robert Shwartzman, pilota di riserva della Rossa che nella mattinata di ieri ha potuto girare poco per via del bagnato e delle temperature parecchio rigide. Dopo i 35 giri con gomme da bagnato, Robert ha inanellato 52 tornate nel pomeriggio, con gomme da asciutto nel run conclusivo. Ai box erano presenti tre membri della Ferrari Driver Academy - Arthur Leclerc, Maya Weug e Aurelia Nobels - che hanno potuto così vedere da vicino le operazioni in pista. Questi primi test, ormai una tradizione per la Ferrari, sono utili come allenamento e per riprendere familiarità con le procedure dopo la pausa invernale.
Ma perché questi test vengono effettuati con monoposto vecchie? Al di fuori dei weekend di gara, dei test prestagionali e dei collaudi degli pneumatici Pirelli, le vetture correnti possono essere utilizzate solamente per due sessioni da 100 km a stagione dedicate a riprese a scopi promozionali, i cosiddetti filming day. Se le scuderie vogliono effettuare altre prove, possono farlo solo impiegando monoposto precedenti a quella del campionato precedente, vale a dire monoposto vecchie di almeno due anni. Non solo: devono anche essere utilizzati pneumatici Pirelli dedicati esclusivamente a queste attività. Cosa succede nel caso in cui una scuderia non abbia a disposizione una monoposto vecchia? Non può semplicemente scendere in pista. È quanto successo alla McLaren nel 2020, quando non poté usare la MCL33 del 2018 perché motorizzata Renault in un momento in cui il team di Woking aveva già siglato un accordo con la Mercedes per l'anno successivo.