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Grazie al suo debutto più che convincente con la Williams in sostituzione di Logan Sargeant, Franco Colapinto è rapidamente balzato in cima alla lista dei piloti più interessanti senza una collocazione sulla griglia per la stagione 2025 di Formula 1. E stando a quanto riportano diversi media britannici, tra cui The Race, tra gli interessati ai servigi dell’argentino ci sarebbe anche la Red Bull.
Nella galassia allargata della scuderia di Milton Keynes – che comprende ovviamente anche la RB - è in atto un processo che porterà a una graduale ristrutturazione dell’organigramma lato piloti. Non potrebbe essere altrimenti, visto il protrarsi delle difficoltà di Sergio Perez. Il messicano ha raggiunto il nadir nel weekend di casa, condito non solo da prestazioni tutt’altro che incoraggianti, ma pure in errori gratuiti come la falsa partenza e il posizionamento errato nella piazzola allo start, costati una penalità complessiva di dieci secondi.
È ormai evidente che Perez, oltre a non riuscire ad avere ragione di una Red Bull RB20 che in certe occasioni ha fatto impazzire pure Max Verstappen, ha perso la lucidità necessaria a sfruttare al meglio le gare che lo separano da quella che potrebbe essere la fine della sua avventura a Milton Keynes. È vero che Sergio ha in essere un contratto fino al 2026, ma si sa che gli accordi in Red Bull sono fatti per essere strappati al bisogno.
Perez ha rischiato di essere tagliato già durante la pausa estiva, ma a fermare la Red Bull non hanno pensato tanto le difficoltà riscontrate dal suo potenziale sostituto, quel Daniel Ricciardo che di lì a poco avrebbe perso il posto, quanto ragionamenti di natura economica. Perez, infatti, è stato capace nel tempo di attirare sponsor importanti in casa Red Bull, e il suo appeal finanziario è esaltato dal rapporto strettissimo di collaborazione con Carlos Slim, uno degli uomini più ricchi del Messico.
Perdere Perez, insomma, avrebbe delle conseguenze pesanti dal punto di vista finanziario e, di riflesso, di marketing in America. E qui viene in soccorso Colapinto. Sudamericano e non centroamericano come Perez, ovviamente, ma con un appeal molto interessante sul profilo degli sponsor. Non solo Colapinto è indirettamente legato a Slim, visto che uno dei suoi sostenitori finanziari è un’azienda di proprietà del magnate messicano, ma è anche l’uomo del momento nella sua Argentina.
Il paese sudamericano non aveva un pilota in Formula 1 dall’inizio degli anni Duemila, ai tempi in cui nel Circus militava Gaston Mazzacane, che, con rispetto parlando, non aveva certo il talento di Colapinto. E l’entusiasmo di poter contare su un pilota veloce, simpatico e di conseguenza “spendibile”, ha immediatamente avuto i suoi effetti. A Monza, in una media session a cui abbiamo partecipato, James Vowles ha raccontato un aneddoto esemplificativo.
Il team principal della Williams ha spiegato che subito dopo l’annuncio del debutto di Colapinto diverse aziende argentine avevano contattato la scuderia di Grove per chiedere informazioni sul costo di un’eventuale sponsorizzazione sulla vettura. E nuovi partner non farebbero male nemmeno alla Red Bull, soprattutto se Perez dovesse essere rispedito al mittente. Eventualità, questa, che ormai pare tutt’altro che remota.
L’arrivo di Colapinto risolverebbe il problema di trovare un quarto pilota a completare il quadro dei due team sotto l’egida della Red Bull. Isack Hadjar, promettente giovane del vivaio attualmente impegnato in F2, è considerato ancora troppo acerbo per poter fare il grande salto. E con l’eventuale promozione di Liam Lawson al fianco di Verstappen, Colapinto potrebbe accomodarsi in RB.
C’è un nodo da risolvere, però. Colapinto all’atto del debutto in Formula 1 con la Williams ha firmato un accordo di natura pluriennale con la scuderia. E siccome in Red Bull non è necessariamente ben vista l’opzione di un prestito, Colapinto andrebbe liberato dal contratto con la Williams con un indennizzo alla scuderia inglese. Un ostacolo, questo, non necessariamente insuperabile, soprattutto se, come sembra, Franco è in grado di portare un bel portafoglio di sponsor, e non solo un talento indiscutibile alla guida.