F1. Red Bull fallisce crash test frontale della RB20. Veramente ci sono problemi all’orizzonte per i campioni del mondo?

F1. Red Bull fallisce crash test frontale della RB20. Veramente ci sono problemi all’orizzonte per i campioni del mondo?
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La RB20 di Milton Keynes avrebbe fallito il crash test frontale imposto dalla FIA. È davvero un problema? Assolutamente no e scopriamo perché
28 dicembre 2023

Le luci della fabbrica della Red Bull a Milton Keynes sono spente e lo resteranno ancora per un po’. La motivazione è molto semplice e non dovrebbe essere ricercata in catastrofici problemi tecnici. Come ogni anno la Federazione Internazionale dell’Automobile impone alle squadre di cessare i lavori per le festività natalizie, almeno fino all’inizio dell’anno nuovo. Certamente il personale è in fermento per tornare al più presto possibile a lavoro, soprattutto se fossero vere le voci su un possibile intoppo tecnico riguardante il nuovo gioiellino di Max Verstappen e Sergio Perez.

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Secondo quanto riportato dalla testata italiana Motorsport.com, infatti, la tabella di marcia della Red Bull avrebbe avuto una brusca frenata per via di un possibile fallimento del crash test frontale della RB20, l’attesissima monoposto che dovrebbe essere un’ulteriore evoluzione della precedente RB19 che ha permesso al team di sbancare con 21 trionfi su 22 Gran Premi, il titolo costruttori e quello piloti, il terzo consecutivo di Max Verstappen. La scocca frontale non avrebbe così ricevuto l’omologazione da parte della FIA durante il test svolto prima di Natale a Cranfield, luogo dove tutti i team inglesi sottopongono le loro nuove vetture alle prove dinamiche. Questo “fuori programma” sicuramente non farà parte del progetto gestito dal team principal Christian Horner che potrebbe ritrovarsi dunque ad affrontare un rallentamento dei lavori e un possibile slittamento della presentazione della monoposto, la cui data non è stata ancora ufficializzata ma dovrebbe essere orientativamente intorno al 10 febbraio.

Dopo questa indiscrezione molto probabilmente tutti coloro che sperano di non assistere ad un’altra stagione di dominio della Red Bull avranno iniziato i festeggiamenti, anticipando quelli del Capodanno, ormai alle porte. Spiace deludervi ma dovrete attendere ancora. Non è infatti una novità che in Red Bull questi test abbiano un esito negativo. A Milton Keynes si punta sempre ad estremizzare le scelte, preferendo il rischio di non ricevere l’omologazione della FIA alla prima occasione per poter disporre di un muso e di un telaio quanto più possibili leggeri. Per risolvere un problema come quello della RB20 basterebbe semplicemente aggiungere uno strato di carbonio per rispettare i regolamenti di sicurezza della Federazione ed assorbire così l’energia in un eventuale violento urto frontale. Questo non sarà sicuramente un problema per la RB20, che dovrebbe essere ancora più leggera con un muso più corto o scavato, dato che la vettura iridata si trovava comunque sopra il limite di 798 kg e Adrian Newey vorrebbe sfidare i limiti con questo nuovo progetto del 2024.

Se anche con questa soluzione il telaio frontale della RB20 non dovesse passare la tagliola della FIA il panico non dovrebbe scattare in fabbrica a Milton Keynes. È altamente improbabile che una gestione così ben oliata come la Red Bull di Pierre Waché non disponga di un piano B. Le monoposto vengono sottoposte a tantissimi test per aumentare esponenzialmente la sicurezza delle monoposto. Basti chiedere a Zhou dopo Silverstone 2022 oppure a Daniel Ricciardo dopo l’incidente con le barriere a Zandvoort di quest’anno, risolto con una frattura del polso. Non sarà sicuramente un crash test fallito a mettere in crisi i campioni del mondo, ad allontanarli dal loro obiettivo di stravincere anche nella stagione 2024. Ed hanno anche i precedenti dalla loro parte. La Renault nel 2005 non superò il crash test laterale; eppure, conquistò il titolo costruttori ed anche quello piloti con Fernando Alonso a bordo della R25. Così proprio come la RB18 che nel 2022 non superò alla prima botta il test ma fece vinsere il secondo mondiale a Verstappen. Non sempre avere la strada liscia, senza intoppi sulla tabella di marcia, equivale a disporre del miglior progetto in griglia. Non ci resta che attendere i test pre stagionali per capire la verità.

Da Moto.it

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